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Asse Catania-Boston per il climate change

Una Summer School per studiare il cambiamento climatico nelle zone umide della provincia di Siracusa.  A promuoverla sono l’Università di Catania e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston ed è parte di un programma europeo finanziato da Horizon 2020.  Una collaborazione tra le due università, come ha spiegato Paola Malanotte docente del Mit questa mattina su “La Sicilia” che “è stata inaugurata a Venezia nel 2017 grazie all’iniziativa del Prof. Enrico Foti”, responsabile del progetto per Unict, “la sua lunga carriera nell’oceanografia fisica, iniziata negli anni ’70 all’Istituto di Studio Dinamica Grandi Masse del Cnr di Venezia, lo ha portato a collaborare strettamente con il MIT. Nel 1995, Foti e altri tre professori del MIT hanno contribuito alla creazione del Consorzio Venezia Nuova, focalizzandosi sulla protezione della città lagunare attraverso un sistema di barriere”. Oggi a Siracusa la presentazione di questa edizione della scuola estiva che è stata  preceduta da una iniziativa formativa e da un momento di team working con una gara a squadre di costruzione di strutture con spaghetti e marshmallow. 

Opportunità per gli studenti

La Summer School rappresenta “un’opportunità unica per gli studenti di approfondire le migliori pratiche e le soluzioni sostenibili per la restaurazione delle zone umide costiere in un contesto di cambiamento climatico. Attraverso una combinazione di workshop interattivi, attività pratiche e visite sul campo, i partecipanti potranno esplorare le sfide e le opportunità legate alla gestione sostenibile delle zone costiere”, dice Foti. Il progetto fa parte del programma europeo “Large scale RESToration of COASTal ecosystems through rivers to sea connectivity” (REST-COAST), finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Horizon 2020.

Questo progetto evidenzia l’importanza della cooperazione internazionale e della ricerca avanzata per la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali e culturali. Siracusa è stata scelta proprio perchè rappresenta un unicum tra le sue saline, riserve e le aree archeologiche vicine. Nella parte seminaristica saranno coinvolti i docenti del MIT Paola Malanotte-Rizzoli, Robert van der Hilst (Earth Atmospheric and Oceanography Department), Admir Masic, Heidi Nepf e Andrew Whittle (Civil & Environmental Engineering Department) insieme con i docenti dell’Università di Catania Enrico Foti, Luigi Alini, Vito Martelliano e Daniele La Rosa del dipartimento Ingegneria civile e Architettura, Daniele Malfitana del dipartimento di Scienze umanistiche, Agustin Sanchez-Arcilla dell’Universitat Politècnica de Catalunya, coordinatore internazionale del progetto europeo REST-COAST.

Immagine di freepik

Antonio Giordano