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Bill Gates e l’intelligenza artificiale: tra ottimismo e timori

Bill Gates, uno dei co-fondatori di Microsoft, ha sempre dimostrato grande ottimismo nei confronti dell’intelligenza artificiale (IA), riconoscendo le sue enormi potenzialità. Tuttavia, nel corso di un’intervista nel podcast “On with Kara Swisher“, Gates ha sottolineato anche tre importanti preoccupazioni legate all’uso e allo sviluppo di questa tecnologia. La cybercriminalità, la perdita di posti di lavoro e la perdita di controllo sono i principali rischi che Gates vede all’orizzonte.

Minacce di cybercriminalità e bioterrorismo

Una delle principali preoccupazioni espresse da Gates riguarda l’uso dell’IA da parte di persone o gruppi malintenzionati. Il co-fondatore di Microsoft teme che la tecnologia possa essere sfruttata per scopi pericolosi, come la cybercriminalità, il bioterrorismo o la guerra. Gates sottolinea che il rischio non è solo ipotetico: “Dobbiamo assicurarci che chi difende la sicurezza sia dotato di un’IA avanzata in grado di contrastare queste minacce”. Questa visione è in linea con il piano di investimenti del governo degli Stati Uniti, che prevede miliardi di dollari entro il 2025 per lo sviluppo di IA sicure e affidabili, con particolare attenzione alla creazione di un Istituto per la Sicurezza dell’IA.

L’impatto sul mondo del lavoro

Oltre alle minacce legate alla sicurezza, Gates si dice preoccupato per il ritmo accelerato del cambiamento tecnologico che potrebbe causare la perdita di posti di lavoro. L’IA sta rivoluzionando molte professioni, dall’assistenza medica fino al telemarketing. Secondo uno studio di Goldman Sachs, entro il 2023 l’IA potrebbe alterare significativamente il mercato del lavoro, con un impatto su oltre 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. L’automazione, spiega Gates, potrebbe sollevare i lavoratori da compiti ripetitivi, ma la velocità con cui questo sta accadendo è motivo di preoccupazione. Mentre da una parte l’IA potrebbe liberare risorse umane, dall’altra c’è il rischio che molti lavoratori restino disoccupati o siano costretti a riconvertirsi in tempi brevi. Anche in ambito aziendale, uno studio di HubSpot ha dimostrato come l’IA consenta ai commerciali di risparmiare fino a due ore e 15 minuti al giorno, automatizzando attività come la pianificazione delle riunioni o la registrazione dei dati.

La paura di perdere il controllo

Il terzo grande timore di Gates riguarda il pericolo di perdere il controllo sulla tecnologia. Sebbene molti vedano la superintelligenza artificiale come uno scenario futuro ancora lontano, Gates e molti altri esperti del settore avvertono dei possibili rischi che comporterebbe il raggiungimento di una Intelligenza Artificiale Generale (AGI) capace di superare le capacità umane. “Se riusciamo a gestire i primi due problemi, questo è sicuramente il meno difficile”, ha dichiarato Gates. Tuttavia, il rischio di perdere il controllo dell’IA rimane elevato, soprattutto se questa tecnologia verrà utilizzata per scopi dannosi, come truffe, attacchi informatici o la diffusione di disinformazione. Molti ricercatori e dirigenti nel settore tecnologico, tra cui il CEO di OpenAI, Sam Altman, condividono queste preoccupazioni, sottolineando che il peggior scenario possibile potrebbe avere conseguenze catastrofiche.

L’utilizzo dell’IA nella quotidianità di Bill Gates

Nonostante i timori, Gates utilizza quotidianamente l’IA per migliorare la sua efficienza. In particolare, ha citato Copilot di Microsoft, uno strumento che permette di riassumere le riunioni e rispondere a domande sui contenuti in modo interattivo. Questo strumento, sviluppato grazie alla collaborazione con OpenAI, è disponibile nelle applicazioni di Microsoft 365, e secondo Gates rappresenta una delle applicazioni più utili per l’ottimizzazione del lavoro quotidiano. Fonte: Business Insider.

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Redazione Innovation Island