È un Sud più attrattivo dal punto di vista turistico rispetto al resto d’Italia secondo i dati sulla spesa che sono stati forniti da Saverio Mucci, responsabile per l’Italia del mercato della pubblica amministrazione di Mastercard che ha illustrato alcuni dati sulla spesa transata tramite le carte nel 2024 con un focus sull’estate nel corso del suo intervento al Sud Innovation Summit in corso a Messina. Inoltre i dati del 2024 evidenziano come la Sicilia sia riuscita a mantenere una posizione forte e a registrare una crescita significativa, nonostante la competizione con altre regioni meridionali come la Campania, la Puglia e la Sardegna.
Nel 2024, la Sicilia rappresenta il 22% della spesa turistica totale nel Sud Italia secondo i dati di Mastercard, posizionandosi al secondo posto dopo la Campania, che si attesta al 31%. Tuttavia, la Sicilia ha registrato una crescita annua del 18%, un tasso di incremento più alto rispetto a quello della Campania (+11%) e comparabile con quello della Puglia (+19%) e della Sardegna (+19%). Questo testimonia l’attrattiva crescente della Sicilia, che ha saputo consolidare la sua offerta turistica.
Uno degli aspetti più rilevanti del successo turistico siciliano è l’importanza del turismo internazionale, che rappresenta il 67% della spesa totale nella regione, la percentuale più alta tra tutte le regioni del Sud. A titolo comparativo, la Campania vede il 56% della sua spesa turistica provenire dall’estero, mentre la Puglia si ferma al 48% e la Sardegna al 70%. Tra i mercati più presenti nell’Isola c’è quello che proviene dalla Germania (17% del totale della spesa) seguiti da Inglesi (12%), Francia (9%) e Usa solo quarto con l’8% della spesa. Tra le regioni del Sud, la Sicilia si distingue per la presenza equilibrata di turisti provenienti da diverse nazioni. In Campania e Puglia i turisti tedeschi coprono il 9% e il 17%, rispettivamente. Gli Stati Uniti sono invece il primo mercato estero (20% della spesa internazionale) della Campania
Nel confronto delle categorie di spesa, la Sicilia si distingue per la forte preferenza dei turisti verso i ristoranti (27% della spesa totale nella regione) e l’hotellerie (16%), categorie chiave che riflettono il successo della gastronomia e dell’ospitalità siciliana. Questi dati sono in linea con altre regioni meridionali, dove la spesa nei ristoranti è similmente elevata: Campania (22%), Puglia (24%) e Sardegna (22%). Tuttavia, mentre l’accomodation è ben sviluppata anche in altre regioni, in Sicilia il settore ha mostrato un incremento meno rapido rispetto alla Sardegna e alla Calabria, dove il settore ha visto crescite superiori.
La Sicilia mantiene però una distribuzione equilibrata tra i vari settori turistici, con buone performance anche nello shopping (16%) e nei trasporti (21%). In generale, il 2024 è stato un anno di crescita significativa per il turismo in Sicilia, con una delle percentuali più alte di spesa internazionale nel Sud Italia. La Sicilia non solo compete efficacemente con regioni come la Campania, la Puglia e la Sardegna, ma eccelle nel creare un’offerta turistica completa che attira visitatori da tutto il mondo. Con prospettive di crescita ancora più solide per gli anni a venire, la Sicilia continua a consolidarsi come una destinazione chiave nel panorama turistico italiano. “Ci sono ottime prospettive di crescita“, ha detto Mucci commentando i dati.