“Alla Sicilia manca ancora la capacità di attrarre fondi di investimento, per questo sarebbe opportuno seguire quanto fatto da regioni come il Lazio e la Puglia, dove sono state create misure e strutture per incentivare a investire sul territorio”: a distanza di cinque mesi dall’ultima intervista rilasciata a Innovation Island, Amedeo Giurazza – Ceo e fondatore di Vertis Sgr –ribadisce quanto sia necessario, imprescindibile. sostenere e supportare una struttura operativa, un veicolo finanziario che agevoli gli investimenti sul territorio.
A Palermo, per la seconda edizione del Premio Innovazione Sicilia (dove ha partecipato come componente del board di valutazione), Giurazza ha sottolineato la grande “mobilità e il grande interesse verso il tema dell’innovazione, con la presenza di tanti giovani che confermano come al Sud ci sia una grande voglia di fare impresa”.
“Se ci sono i capitali le start up possono nascere – ha detto il manager a capo di Vertis Sgr – e qui ci sono tanti aspetti da coltivare, sul piano delle ricerca, dell’istruzione e dell’informazione. SI sta lavorando bene e noto un’accelerazione interessante”.
Secondo Giurazza, il vero nodo che limita il Venture Capital al Sud è il ridotto numero di operatori professionali: “quando ho iniziato nel 2007 eravamo 6 in tutta Italia, adesso siamo 33. Ma di questi 25 stanno a Milano e al Sud ci siamo solo noi di Vertis. Per poter sviluppare il Sud servono almeno 10 /15 operatori SGR o investitori dedicati al territorio” ed aggiunge “è un mondo sin troppo milanocentrico, qualcuno deve avere il coraggio di fare gestione del risparmio anche al Sud”.
E il coraggio sembra non mancare. Perchè, la visione di Giurazza è in realtà una visione comune a quanti hanno partecipato al Premio Innovazione Sicilia 2024. Lo dimostra il fatto che, a margine dell’evento che ha visto la partecipazione di oltre 260 progetti innovativi, è emerso un dato di carattere politico finanziario: ricercatori, investitori, stakeholder e mondo della politica e dell’amministrazione regionale stanno convergendo sulla necessità di far nascere in Sicilia il cosiddetto “un fondo dei fondi”, una scorta di capitale che sia utile a sostenere le start up seguendo il modello di quanto fatto da Lazio e Puglia. La Regione siciliana – dunque – sarebbe pronta a promuovere questo progetto a sostegno dell’innovazione. Anche diversi operatori privati sarebbero pronti a contribuire alla creazione di questo fondo. Tra questi, l’imprenditore messinese Roberto Ruggeri, supportato da Pietro Franza, presidente di Sicindustria Messina e figura di spicco del gruppo Caronte&Tourist, che proprio al Premio Innovazione Sicilia hanno discusso di questo tema, con un confronto informale con l’amministrazione regionale.
Come far nascere il fondo? La strada maestra è stata tracciata dal direttore generale dell’Assessorato alle Attività Produttive, Carmelo Frittitta che ha confermato la volontà dell’amministrazione regionale di provare a sviluppare il “fondo dei fondi”, magari attraverso l’intermediario Irfis FinSicillia, la struttura finanziaria di proprietà della Regione siciliana.