Tipo segnalazione: Idea
Viviamo nell’era del consumismo. Secondo la teoria economica la migliore compravendita è quella dove il compratore riesce a fare pagare all’acquirente un prezzo ipotetico al rialzo che sia tale da appagare aisuoi bisogni.
Così un bicchiere d’acqua nel deserto avrà un valore diverso da un bicchiere d’acqua in montagna. Proviamo ora ad immaginare l’accumulo seriale di beni che vanno in disuso e che non hanno più la nostra attenzione. Ci domandiamo a questo punto se esiste un ultimo valore nel disimpegno di liberarsene, spossessandosene.
Il presente progetto vuole sottolineare come da un ipotetico valore ultimo disimpegno od eliminazione del bene se ne possa trarre:
1. Attraverso prima la cartolarizzazione.
2. Poi del baratto e della beneficenza, la dove in inderogabile istanza il bene non abbia ritrovato un nuovo proprietario.
3. Se il bene in oggetto non verrà scambiato, la somma data come costo di liberazione sarà dato in beneficenza.
Mutuando il teorema della mazza da Hochey scambieremo i numeri della diagonale in %ed il numero adiacente in un numero intero100%:così potremmo dividere gli oggetti per 2-3-4 nelle seguenti % 50% 33% 25%.
A questo punto si verranno a creare un fondo di raccolta dell’oggetto obsoleto e si potranno scambiare gli oggetti cartolarizzati con un credito nato dal fondo costituito. Vogliamo altresì lasciare di libero arbitrio la devoluzione in beneficenza ove il bene non venga scambiato per la parte posseduta.
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Luogo: VIA SABOTINO , 5, PALERMO, PALERMO, SICILIA
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