Dei 9.400 brevetti che vengono depositati in Italia ogni anno secondo il rapporto Uibm, 300 vengono dalla Sicilia e dalla Sardegna. Uno di questi porta la firma di Alberto Caiola che, a partire dalla sua tesi di laurea al Politecnico di Milano nel 2019, ha deciso di scommettere sulla sua idea. Ovvero rendere confortevole e “dinamico” il capo più strutturato e meno flessibile per eccellenza: la giacca sartoriale da uomo, emblema di rigore, fermezza ed eleganza. Un capo rimasto immutato negli anni ma sul quale Caiola ha trovato dei margini di innovazione. Una storia che affonda le radici nella tradizione della moda e nella capacità di confezionare abiti ma declinata in maniera moderna. Indossando il capo sembra di vestire qualcosa di una misura più grande. In realtà il capo “abbraccia” il corpo. La giacca, infatti, tramite alcune cuciture della spalla (ma non solo) che contengono una fibra elastica (altro frutto di un brevetto di un’altra azienda tessile italiana) permette una maggiore libertà di movimento. La richiesta del brevetto è stato un iter durato due anni e che si è concluso nello scorso febbraio con la concessione. Da idea ad impresa, dunque, non partecipando a una gara per start up, ma seguendo una strada che ha unito la passione per il design e quella della moda. “Per uno studente che aveva appena terminato il suo percorso universitario non è stato facile”, racconta adesso.
Adesso la sfida è quella di registrare il marchio Des Caiola ed entrare nel mercato con l’apertura di una piattaforma di ecommerce. Nel mercato dell’abbigliamento esistono altri “capi performanti” ma sono fatti con fibre sintetiche e una parte di fibre naturali. Qui la scommessa è quella di realizzare capi sartoriali, con i migliori tessuti made in Italy e le migliori confezioni. E per farlo ecco una altra scommessa, un partner manifatturiero made in Sicily per accorciare la filiera del valore: uno stabilimento nella provincia di Enna che lavora capi sartoriali per grandi marchi e con il quale si è già chiuso un accordo. “Appena si sono aperte le porte di quello stabilimento è stato come un sogno, vedere tutte quelle persone al lavoro a confezionare giacche con grande maestria e manualità”, spiega. La sua storia è imprenditoriale è ancora giovane, ma le idee sono chiare. Tra le ipotesi quella di una esperienza di acquisto tagliata su misura unita anche a diverse “esperienze” legate all’artigianalità e alla creatività siciliana.