Il progetto si concentra sulla gestione dei siti museali e la valorizzazione dei beni culturali, combinando alta tecnologia con studi umanistici e storici. Propone la creazione di un “pacchetto” di passi normalizzati per la conservazione preventiva, adottando strategie per prevenire la degradazione fisica, chimica, biologica o antropica delle opere. In risposta alla necessità di una memoria “da remoto”, aggravata dalla crisi pandemica, il progetto incoraggia la digitalizzazione delle opere d’arte, permettendo a tutti di conoscerle nei dettagli e di osservare i fenomeni che si instaurano tra l’opera e il suo ambiente. Questo approccio mira a promuovere una visione progressista della conservazione e fruizione dei beni culturali, coinvolgendo istituzioni pubbliche, enti museali e collezionisti.
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