“L’Isola che unisce chi vuole cambiare” è stata protagonista venerdì 24 novembre all’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo, per la giornata conclusiva della prima edizione del Premio Innovazione Sicilia. Un grande evento dedicato non soltanto all’annuncio dei vincitori ma, anzitutto, un’intera giornata di talk, momenti di networking e interviste, con personalità provenienti dal mondo dell’imprenditoria, delle istituzioni e delle università.
Partiamo da un po’ di numeri: sono oltre 200 le candidature arrivate, con altrettante idee imprenditoriali valutate da un Comitato Tecnico Scientifico e un Board di esperti. La selezione ha portato a una lista di 10 finalisti, dalla quale sono usciti tre vincitori, che si sono aggiudicati un progetto di comunicazione. Assegnate anche 7 menzioni, un premio dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e il premio “Innovatore dell’Anno”.
L’assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha consegnato a Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, il premio “Innovatore dell’anno”: “Se fare innovazione significa essere un sovversivo, allora lo sono – ha detto Monti -. Bisogna crederci. Avere fiducia e non abbandonarsi alla rassegnazione”.
Ed ecco i 10 progetti finalisti:
Alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nel pomeriggio sono stati premiati tre vincitori, ognuno dei quali si è aggiudicato un progetto di comunicazione. Al primo posto si è classificato “Guardian – Safely Around” della startup catanese Letss; seconda posizione per “Kymia” di Arianna Campione; terzo posto per “Easy-G” di Giuseppe Genova.
Passiamo dunque a tutte le menzioni e al premio della “sala stampa”, assegnato dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia:
Menzioni del Comitato Tecnico Scientifico:
Primo premio per Guardian-Safely Around, una app progettata per migliorare la sicurezza personale nelle aree urbane, realizzata da Letss, giovane Startup catanese, rappresentata alla cerimonia di premiazione da Antonino Leonardi. Il sistema integrato dell’app fornisce servizi di navigazione sicura, tenendo in considerazione fattori come l’illuminazione stradale, il traffico e l’apertura delle attività commerciali. L’applicazione permette agli utenti di contribuire alla sicurezza degli altri fornendo feedback sulle condizioni delle strade. Le caratteristiche distintive del progetto includono la creazione di una rete di sicurezza tra gli utenti, dove possono aggiungere “guardiani” che ricevono notifiche sui loro spostamenti, allarmi in caso di pericolo, e la possibilità di comunicazione diretta tramite la chat integrata nell’app.
Secondo classificato il progetto “Kymia” di Arianna Campione, incentrato sull’utilizzo innovativo degli scarti del pistacchio, in particolare il mallo, proveniente dalla varietà “Pistacia Vera” che cresce esclusivamente in Sicilia. Il terreno vulcanico ricco di minerali della regione di Bronte genera un frutto unico dalle caratteristiche organolettiche distintive. Kymia mira a trasformare questo scarto, spesso considerato un rifiuto, in estratti naturali per il benessere, aprendo nuove possibilità nell’ambito della sostenibilità e del recupero delle risorse.
Terzo classificato “Easy-G” di Giuseppe Genova, un dispositivo biomedico indossabile innovativo, sviluppato da quattro ingegneri elettronici specializzati nel settore biomedico. Il progetto si concentra sulla registrazione continua del segnale elettrocardiografico (ECG) attraverso una maglietta in cotone con elettrodi in tessuto, ricamati utilizzando filato conduttivo. Questa soluzione permette di monitorare in tempo reale le funzionalità del muscolo cardiaco, offrendo un’alternativa comoda e accessibile ai tradizionali dispositivi per la registrazione dell’ECG. Easy-G è progettato per monitorare la salute sia di individui in salute sia di soggetti fragili, contribuendo a ridurre il carico di lavoro del sistema sanitario nazionale.