Termocamere e algoritmi: sono questi gli strumenti che la Regione siciliana immagina di poter mettere in campo, dopo la disastrosa estate segnata dai roghi. Si corre ai ripari puntando sull’innovazione. Il bilancio di questa stagione di incendi è drammatico: 62.561 ettari bruciati, almeno 60 milioni di euro di danni e un colpo incalcolabili alla biodiversità del nostro territorio. Come intende procedere adesso la Regione?
L’obiettivo è utilizzare le termocamere nei siti di produzione di energia green. La procedura sarebbe appena iniziata. Nell’agosto del 2023, la Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali, ha introdotto tra le condizioni ambientali in fase di autorizzazione dei progetti, l’istallazione di termocamere per la prevenzione di incendi. E’ una best practices già applicata nel settore industriale che, adesso, potrebbe essere adottata anche all’ambiente naturale.
Si punta a creare un sistema strutturato sul territorio siciliano di preallerta in modo da ridurre al minimo i tempi di reazione.
Ma come funzionano le termocamere? L’accuratezza di misurazione delle migliori termocamere è pari a ±2°C su un range che spazia dai -20°C fino addirittura ai +550°C! Gli algoritmi di misurazione della temperatura permettono di definire molteplici regole di monitoraggio dei valori massimi, che vengono poi costantemente comparati con i valori di soglia preimpostati in fase di configurazione. Non appena il primo valore di soglia viene superato, i dispositivi generano un immediato evento di preallarme.
Ecco come potrebbero essere utilizzate le termocamere a difesa del territorio e per la prevenzione antincendi: il proponente dovrà collocare in cima alle torri eoliche e/o in cima a pali di illuminazione posti lungo la recinzione perimetrale e cmq nei punti di maggiore visibilità del territorio circostante delle telecamere termiche con capacità di visualizzazione a 360° ed operative h.24. Le telecamere dovranno essere collegate attraverso ausili telematici con le centrali operative della Regione unitamente al Corpo Forestale al fine di monitorare e segnalare eventuali incendi. Il proponente dovrà anche assicurare una adeguata manutenzione delle stesse. In fase di progettazione esecutiva dovrà essere trasmessa adeguata documentazione tecnica e cartografica.
Il sistema delle energie rinnovabili (FER) può cosi essere strumento attivo nella prevenzione ed il contrasto agli incendi attraverso una scelta regolatoria tecnologicamente innovativa ed a costo zero per le amministrazioni ed un investimento minimo per gli operatori economici dell’energia rinnovabile, rafforzando la transizione eco-digitale della Sicilia.