Si chiama “Smart&Start Italia” ed è lo uno strumento agevolativo istituito con decreto 24 settembre 2014 per promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
In quasi dieci anni di attività, Smart&Start Italia ha supportato 1.517 startup innovative, con investimenti attivati per 776 milioni di euro e agevolazioni concesse per 599 milioni di euro.
Il fondo è stato recentemente rifinanziato, a giugno 2023, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha stanziato altri 108 milioni di euro per l’incentivo. Queste risorse sono state assegnate in base alla localizzazione dell’attività in essere; nello specifico, per le startup innovative collocate nelle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo sono stati destinati 8 milioni di euro del Fondo per la Crescita Sostenibile, mentre per le iniziative imprenditoriali situate nel Mezzogiorno d’Italia (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) sono stati assegnati 100 milioni di euro del Programma nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”.
Questo round, quindi, pone maggiore attenzione alle attività imprenditoriali innovative collocate nelle regioni del Mezzogiorno che grazie al rifinanziamento avranno nuovamente la possibilità di accedere a tutti i vantaggi offerti dal programma. Alla misura sono destinate anche risorse del PNRR, stanziate dal Decreto interministeriale 24 novembre 2021 e rimodulate dal Decreto interministeriale 3 ottobre 2023, pari a 10 milioni di euro, riservate esclusivamente alle start up femminili.
Lo sportello agevolativo è aperto e le domande possono essere presentate attraverso la piattaforma web messa a disposizione dal soggetto gestore Invitalia.
La misura agevolativa è riservata alle startup innovative, localizzate su tutto il territorio nazionale, iscritte nell’apposita sezione speciale del registro imprese e in possesso dei requisiti di cui all’articolo 25 del decreto-legge n. 179/2012. Le startup devono essere costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda e devono essere classificabili di piccola dimensione.
Possono presentare domanda di agevolazione anche le persone fisiche che intendono costituire una startup innovativa. In tal caso, la costituzione della società deve intervenire entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
Possono ottenere le agevolazioni Smart&Start Italia anche le imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa sul territorio italiano.
La disciplina attuativa della misura è stata oggetto di una revisione (decreto 30 agosto 2019), che è stata improntata, tra l’altro, alla semplificazione e accelerazione delle procedure, anche attraverso l’aggiornamento delle modalità di valutazione delle iniziative e di rendicontazione delle spese sostenute dai beneficiari.
I criteri e le modalità per l’accesso, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni sono stati definiti con la circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019.
Con circolare del Direttore generale per gli incentivi alle imprese 4 maggio 2022, n. 168851 sono stati inoltre definiti i requisiti e le condizioni per il sostegno finanziario a valere sulle risorse del PNRR destinate agli interventi previsti dall’investimento 1.2 “Creazione di imprese femminili”, nonché i termini a decorrere dai quali le imprese femminili interessate o le persone fisiche che intendono costituire un’impresa femminile potranno ricevere il predetto sostegno finanziario.
Sono ammissibili alle agevolazioni i piani di impresa aventi ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche:
I piani d’impresa possono essere realizzati anche in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori d’impresa, Digital Innovation Hub.
Smart&Start Italia finanzia piani d’impresa, di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro, comprendenti le seguenti categorie di spese:
I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Le startup richiedenti possono beneficiare delle seguenti agevolazioni:
Si rammenta infine che in applicazione della disposizione di cui all’art. 38, comma 11, del Decreto Rilancio (decreto-legge 34 del 2020), le agevolazioni di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014 in favore delle start up innovative localizzate nel territorio del cratere sismico aquilano sono state estese anche alle start up innovative localizzate nel territorio dei comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017 e specificati negli allegati 1, 2 e 2-bis del decreto-legge 17 ottobre 2016, n.189, convertito, con modificazioni, dalla legge15 dicembre 2016, n.229, nei limiti delle risorse disponibili.
Pertanto, è esteso ai suddetti comuni il riconoscimento delle agevolazioni a fondo perduto pari al 30% delle spese ammissibili del piano di impresa, già previste dal decreto ministeriale 24 settembre 2014, come modificato dal d.m. 30 agosto 2019, per le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Soggetto gestore dell’intervento è Invitalia S.p.A., alla quale sono affidati gli adempimenti tecnici e amministrativi riguardanti l’istruttoria delle domande, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni e l’effettuazione di monitoraggi, ispezioni e controlli. L’istruttoria dei piani d’impresa è effettuata sulla base dei seguenti criteri di valutazione, dettagliati nell’ambito della circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019:
Le domande possono essere presentate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito internet https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/smartstart-italia/modulistica , secondo le modalità e gli schemi indicati.
L’accesso alle agevolazioni è subordinato alla stipula di un contratto di finanziamento tra il Soggetto gestore e l’impresa beneficiaria.
L’erogazione delle agevolazioni per stato di avanzamento può avvenire sulla base di fatture quietanzate e non quietanzate. In caso di fatture non quietanzate (nei limiti, comunque, del 30% delle spese ammesse alle agevolazioni) il pagamento delle stesse dovrà essere dimostrato al successivo stato avanzamento lavori, fatta salva la facoltà del Soggetto gestore di richiedere la documentazione attestante l’avvenuto pagamento dei titoli di spesa decorsi sei mesi dalla richiesta di erogazione dello stato avanzamento lavori ed in assenza di ulteriori richieste di erogazione. L’erogazione delle agevolazioni può avvenire anche attraverso l’utilizzo di un contratto di conto corrente vincolato, secondo le modalità previste dalla Convenzione stipulata in data 28 aprile 2015 tra Ministero, Soggetto gestore e Associazione bancaria italiana (ABI).
L’erogazione del finanziamento connesso alle esigenze di capitale circolante è effettuata proporzionalmente agli stati avanzamento lavori rendicontati, mentre la rendicontazione dei costi di personale avviene con la modalità dei costi standard.