Smau, in collaborazione con la Regione Siciliana, ha aperto una call rivolta alle imprese siciliane per prendere parte all’edizione autunnale di Smau a Milano, prevista dal 29 al 30 ottobre 2024. L’obiettivo è far partecipare all’evento 20 imprese siciliane di partecipare all’evento. La scadenza della call è fissata al 7 giugno. Partecipando si entrerà nelle rete di Smau, una piattaforma europea di incontro e matching dedicata all’innovazione. Il programma operativo per le aziende che saranno selezionate si articola in un Roadshow annuale di appuntamenti territoriali, un evento internazionale a Milano, tappe all’estero a Parigi, Berlino, Londra e San Francisco (prossima tappa).
I destinatari dell’avviso sono: le micro, piccole e medie imprese e le startup innovative. Potranno partecipare a Smau Milano 2024 le imprese siciliane in possesso dei seguenti requisiti: avere la sede legale o una unità produttiva, destinataria dell’intervento, sul territorio regionale; avere almeno un contenuto innovativo di prodotto o servizio presentato; essere in regola con il durc.
“Siamo davvero orgogliosi di poter quest’anno ospitare una delegazione di ben venti imprese siciliane, Proprio le esperienze più recenti ci mostrano come la Sicilia sia terra di un’innovazione davvero molto fertile”, ha spiegato Valentina Sorgato, amministratore delegato di Smau. Diverse aziende hanno iniziato il percorso grazie al sostegno della piattaforma. E tra queste Reiwa, diventato partner di grandi aziende del settore delle rinnovabili, e Smart Island, la cui mission è nel settore dell’agricoltura di precisione.
Che consiglio dare alle giovani aziende che si presentano? “Oggi le referenze sono fondamentali”, spiega Sorgato, “il primo consiglio che diamo loro è quello di raccontare degli esempi di quanto hanno fatto, perché la cosa che spesso non si conosce è che queste giovani realtà stanno già lavorando con delle aziende che hanno le hanno selezionate e hanno scommesso su di loro perché hanno trovato in loro quelle risposte, quelle ottimizzazioni, quei risparmi che sono necessarie per aziende consolidate per poter decidere di avviare un progetto di innovazione”. Ma anche allargare gli orizzonti “tenere in considerazione un mercato che sia quantomeno europeo e non solo nazionale o locale”.