È iniziato presso l’Università di Palermo il ciclo di eventi promosso dalla Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) dedicato a introdurre le pratiche e le prospettive della didattica innovativa nelle università italiane. Questo incontro di grande rilevanza è stato organizzato dal Teaching Learning Centre – Centro per l’innovazione e il miglioramento della didattica universitaria (Tlc-Cimdu) dell’Unipa, in collaborazione con la Crui e con il supporto degli Atenei di Catania, Messina, Kore di Enna e Lumsa di Palermo.
Il punto centrale dell’evento era quello di analizzare e discutere i più recenti modelli e processi adottati in ambito accademico per promuovere metodologie didattiche innovative, coinvolgendo famiglie e studenti nel lavoro di ricerca e la sperimentazione che le università italiane stanno portando avanti. L’attenzione era rivolta in particolare a come le nuove tecnologie stiano integrando e ridefinendo i metodi formativi negli Atenei.
Durante l’incontro si sono svolte ben quattro tavole rotonde sulle principali tematiche chiave: l’uso delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale nella didattica; il service-learning tra insegnamento e terza missione; il ruolo dei Teaching Learning Centre nella promozione della didattica innovativa; e infine, il Digital Education Hub.
“Abbiamo scelto Palermo- ha dichiarato Giovanna Iannantuoni-come punto di partenza per l’importanza storica e l’eccellenza degli atenei siciliani, che stanno innovando le modalità di insegnamento e dialogando con la società per meglio affrontare i cambiamenti in corso.” ha dichiarato Giovanna Iannantuoni, presidente della Crui. “È la prima volta che il sistema universitario italiano si riunisce per discutere di didattica innovativa, futuro dei giovani e capacità di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro”.
l’evento di Palermo ha dimostrato come le università stiano già offrendo percorsi di didattica innovativa e filoni di ricerca che favoriscono uno sviluppo continuo in questo ambito. È stato sottolineato posta all’innovazione nel sistema formativo universitario, tenendo conto che l’università sia il principale motore di crescita per il Paese grazie alla qualità dell’offerta formativa che offre.
“È una giornata significativa,” ha commentato Massimo Midiri, rettore dell’Università di Palermo, “poiché la Crui ha scelto Palermo come punto di partenza per affrontare nuove metodologie di didattica, basate sull’innovazione digitale e sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Questo cambiamento è necessario per rendere i nostri corsi più attrattivi per le nuove generazioni e per competere con l’ascesa delle università telematiche.”
Nell’ambito della didattica innovativa l’IA deve essere vista come un elemento per completare definitivamente il sistema dell’offerta formativa italiana, dando molto più di quanto è stato fatto fino ad ora. Introducendo in maniera corretta l’intelligenza artificiale nella didattica si può migliorare di gran lunga lo studio delle materie universitarie, agevolando la comprensione di ciò che si sta studiando. Anche questo evento ha sottolineato come l’intelligenza artificiale debba essere uno strumento a supporto delle capacità dell’uomo e non una loro sostituzione.