Anche il settore agrifood è al centro della rivoluzione digitale e il mondo del venture capital segue con attenzione questa metamorfosi, destinata a garantire sviluppo e sostenibilità. I dati dei primi 11 mesi del 2023, parlano di investimenti pari a quasi 96 milioni di euro nel settore. In pratica, un round di venture capital su 10 in Italia riguarda proprio il settore Food & Agriculture. Su 257 operazioni, dunque, 28 operazioni di di finanziamento di startup in Italia riguardano proprio questo settore.
I dati dell’Agrifood italiano sono stati diffusi grazie ad un’analisi di Growth Capital. Nel report viene stilata anche la classifica delle companies che sono riuscite ad ottenere i finanziamenti più importanti nel settore durante il 2023. Al primo posto si trova Planet Farms, società nel settore dell’agricoltura in ambiente controllato, che a novembre ha realizzato una nuova iniezione di capitale per 36,7 milioni di euro che andranno a supportare l’espansione della società in Italia e Regno Unito.
Al secondo posto si piazza Soul-K, company italiana che opera nel settore b2b e pioniera nell’innovazione dell’industria alimentare, che ha chiuso un round da 20,5 milioni di euro, comprensivi di equity (13 milioni) e finanziamento bancario (7,5 milioni): a sottoscrivere l’aumento di capitale spiccano Cdp Venture Capital, Liftt, Simest, Al.Ma Food, Azimut, Levante Capital e Innogest, mentre il finanziamento bancario è stato concesso da BancaTer in collaborazione con Fondo Frie.
Terzo posto per il brand milanese di ristoranti di pasta fresca MiScusi, che ha chiuso un round complessivo da 10 milioni di euro con un’operazione a cui hanno partecipato Mip, Picus Capital, Kitchen Fund, Amundi, Gama e Wellness Holding. Al quarto posto c’è Kilometro Verde, startup dell’imprenditore Giuseppe Battagliola, che ha ricevuto 6 milioni di euro da Ismea per la creazione di uno stabilimento innovativo di “vertical farming”. A chiudere la Top 5 di investimenti in Food & Agriculture del 2023 due startup a pari merito. Agricooltur, startup operante nell’ambito della coltivazione aeroponica, ha completato un round di investimento serie A di 5 milioni di euro con lead investor Sinergia Venture Fund. Stessa cifra anche per Dreamfarm: la startup di Parma, che ha brevettato un processo per la creazione della prima alternativa vegetale alla mozzarella in liquido di governo, ha ricevuto 5 milioni di euro dai due imprenditori Giampaolo Cagnin (fondatore di Italia Ingredienti, Campu e Hi-Food) e Francesco Mutti (ceo del gruppo Mutti).
Dai dati spicca una concentrazione degli investimenti in Nord Italia. E il Sud? E la Sicilia? La tesi che il rilancio economico e produttivo della Sicilia passi da maggiori investimenti nel settore agroalimentare, uno scrigno di eccellenze, si scontra con un settore che ancora oggi paga una errata programmazione e una dimensione delle imprese non sufficiente a garantire competitività nei mercati. Soltanto aggregando operatori e realtà imprenditoriali si potrà generare quella massa critica in grado di sostenere le sfide della post modernità e attrarre i venture capital. Una linea di tendenza, questa, che possiamo percepire a grandi tratti anche nella strategia per l’innovazione dell’assessorato regionale alle attività produttive della Regione siciliana.
Bisogna partire dal presupposto che l’agricoltura è uno degli asset strategici dell’economia italiana, ed è un settore caratterizzato da una straordinaria diversità biologica e da una forte cultura su tutta la filiera, dalla trasformazione alla logistica fino al consumo finale. Un comparto, quello dell’agricoltura e dell’industria alimentare, che pesa per oltre il 4% sul Pil italiano, arrivando fino al 15% se si includono anche i settori collegati, come il commercio all’ingrosso e al dettaglio, la ristorazione e servizi legati al cibo, per un valore complessivo stimato in 522 miliardi di euro (Istat, 2019).
In questo contesto, dove spiccano le potenzialità di un settore “tradizionale”, le tecnologie digitali possono essere importanti abilitatori di nuovi modelli di business nel campo dell’agricoltura e dell’agrifood. La priorità per il comparto – anche in coerenza con quanto indicato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – è la costruzione di modelli sostenibili per l’ambiente e per la salute dei consumatori, in linea con l’evoluzione degli schemi di fruizione che, a livello globale, la trasformazione digitale ha introdotto nell’attuale scenario di mercato.
Esistono misure a sostegno delle imprese del settore agricole. In tema di modernizzazione, ad esempio, proprio lo scorso 21 dicembre, l’assessorato regionale all’Agricoltura della Regione siciliana ha pubblicato un bando PNRR per “Ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione”. Su questo intervento, “Ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l’introduzione di tecniche di agricoltura di precisione”la dotazione finanziaria assegnata alla Regione è pari ad euro 44.295.040,94. Gli interventi a valere sul presente avviso sono “Finanziati dall’Unione Europea – Next Generation EU”.