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ESG-MES-Sustainability score, un sistema avanzato per valutare la sostenibilità dei prodotti

ESG-MES -SUSTAINABILITY SCORE” è uno dei progetti candidati alla prima edizione del Premio Innovazione Sicilia nell’ambito della Strategia S3 “Ambiente, risorse naturali e sviluppo sostenibile”.

Il progetto consiste nella realizzazione di un prototipo di ESG-MES, una nuova generazione di Manufacturing Execution System (MES) attenti alla sostenibilità ambientale, utilizzabile sia per possibili scopi commerciali, che per una serie di attività di ricerca industriale, che comprendono la creazione di un apposito sistema di sensoristica e installazioni di PLC necessari per permettere un notevole miglioramento dei processi produttivi aziendali.

Ne abbiamo parlato con il suo ideatore Alberto Baesso, Innovation Manager dell’azienda veneta Waypoint, un’azienda che si occupa della produzione di apparecchi per illuminazione, che oggi si è insediata nei locali dell’Incubatore dei Nebrodi a Galati Mamertino (ME) per dare vita a un polo del remanufacturing.

Nel corso dell’intervista, Baesso ci ha spiegato l’idea presentata al Premio Innovazione Sicilia, che ha ricevuto una menzione speciale proprio per la sostenibilità: “Il progetto consiste nella realizzazione di un sistema di reporting dati di produzione che riesca, attraverso l’invio di questi dati a una piattaforma creata ad hoc, ad elaborare e realizzare un “Sustainability score” di prodotto, in modo che l’utente possa avere alla fine evidenza del grado di sostenibilità del prodotto”.

“I parametri che verranno raccolti – spiega Baesso – lato produzione saranno tutti i dati ambientali che saranno registrati man mano dai diversi reparti, delle diverse macchine che saranno utilizzati per produrre quell’insieme di componenti che realizzeranno alla fine il prodotto, che verrà poi acquistato dal consumatore. A questi verranno anche associati i dati relativi alla LCA (Life Cycle Assessment) e quindi alla durabilità del prodotto, alla sua riparabilità, in modo che l’insieme di tutti questi dati possa dare un’esatta evidenza della sostenibilità del prodotto stesso”.

Secondo Baesso il progetto è originale perché “non c’è attualmente in commercio uno strumento che possa fare questa raccolta dei dati ed esporli in questa maniera all’utente. Ci sono dei sistemi che in realtà fanno parte di quello che riusciremo a fare noi, ma che nel 90% dei casi sono utilizzati all’interno del proprio sito produttivo o di una supply chain. Il nostro Progetto, fra qualche anno, nel 2028 diventerà molto probabilmente un’obbligatorietà a livello europeo”.

Il progetto ha un forte impatto sulla società “perché daremo modo all’utente finale di fare una valutazione immediata, leggendo un numero che apparirà nel packaging e quindi avrà l’esatta percezione. Se vogliamo fare un confronto con quella che è oggi la classe energetica oggi noi possiamo rilevare in modo esatto l’efficienza di un apparecchio, che utilizza dell’elettricità e leggiamo l’etichetta classe A, classe B per quello che ogni prodotto ha come valore.

Inoltre, il progetto è sostenibile “perché migliore è lo score e più la produzione, anche la progettazione se vogliamo di quel prodotto, ha avuto un processo sostenibile”.

Infine, il Progetto è realizzabile. “Abbiamo tutti gli elementi per poter dire che questo progetto potrà essere utilizzato al massimo entro 18-24 mesi – conclude Baesso –  e questo grazie anche a importanti collaborazioni come quella con l’Università di Palermo e quella con il CNR di Palermo che ci darà un grosso supporto su alcuni aspetti molto importanti”.

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Romina Ferrante