“Credo che la Sicilia possa diventare un hub scientifico, tecnologico, produttivo, un hub europeo proprio rispetto alle due grandi sfide di modernizzazione dell’Europa”. E’ quanto afferma il Ministro del Made in Italy e delle imprese Adolfo Urso, presente oggi a Palermo per inaugurare la “Casa del Made in Italy”.
Urso parte da una considerazione precisa, ovvero sottolineando la presenza sul territorio di infrastrutture strategiche, in campo civile e militare: “A Palermo, e non a caso a Palermo tra l’altro, giungono i cavi a fibra ottica che stanno collegando e trasferendo informazioni dal continente Asiatico e africano con l’Europa, e attraverso l’Europa verso gli Stati Uniti. Qui è il centro della comunicazione”.
Altra riflessione del titolare del Mimit è riferita alla sponda della Sicilia orientale: “a Catania, nell’Etna Valley, si sta sviluppando sempre più quello che sarà il più grande polo produttivo del Mediterraneo nella microelettronica. Parlo di ST Microelectronics che recentemente ha ottenuto il via libera dell’Europa. Ho partecipato a quell’evento insieme al vice commissario europeo Margareth Vestager. Per quel sito catanese è previsto un investimento pari a oltre 5 miliardi di euro. Si tratta del più significativo investimento sulla microelettronica autorizzato dalla Commissione in questi ultimi mesi”.
Partendo da queste considerazione, Urso è ottimista sul futuro della Sicilia che, a suo modo di vedere, “diventerà un hub produttivo, scientifico e tecnologico e di comunicazione nel settore del digitale”. La profezia di Urso non finisce qui e il ministro indica altra direttrice da tenere presente: “Nel contempo “la Sicilia a mio avviso può diventare diventerà un hub produttivo anche di tecnologia green perché sempre al polo industriale di Catania si sta sviluppando con Trisan quello che diventerà nei prossimi mesi il più grande stabilimento produttivo di pannelli fotovoltaici d’Europa. Quello stabilimento avrà ricadute sull’intero territorio, grazie alle filiere che si possono costruire”.
Con quali risorse potrà crescere l’indotto attorno alla factory del fotovoltaico etneo? “Nel piano transizione 5.0 oggi in vigore sono stati destinati 13 miliardi di euro all’innovazione digitale, 6,4 miliardi di euro all’innovazione green e una cifra simile per l’efficientamento energetico delle nostre imprese. Il mio auspicio è che le imprese siciliane possano acquisire macchinari, tecnologia e formare i propri lavoratori sulle tecnologie digitali e sulle tecnologie green. Sto parlando di provvedimenti importantissimi, 13 miliardi di euro da investire tra il 2024 e il 2025. Sono risorse che consentiranno alla Sicilia di avviarsi a diventare di essere un hub sia per la tecnologia digitale sia per la tecnologia green. Quindi è giusto che anche Palermo si attrezzi, come già sta facendo al meglio, ed è giusto che la Regione su questo scommetta come stiamo facendo con il governo nazionale, perché sono convinto che questi interventi segnano il futuro della Sicilia”.