L’applicazione dell’Intelligenza Artificiale (IA) sta trasformando il settore farmaceutico e i profili professionali relativi.
IA nella ricerca e sviluppo
Nell’area della Ricerca e Sviluppo (R&S), l’IA si distingue per il suo contributo in diverse fasi:
- Scoperta e sviluppo di nuovi farmaci: attraverso l’analisi di grandi quantità di dati e modelli molecolari.
- Diagnosi e trattamenti personalizzati: grazie all’analisi dei dati dei pazienti e dei test.
- Ottimizzazione degli studi clinici: accelerando il reclutamento dei pazienti e riducendo gli studi potenzialmente fallimentari.
- Miglioramento dell’aderenza e del dosaggio dei farmaci: prevedendo l’assorbimento di nuovi composti e monitorando l’uso dei farmaci.
- Riposizionamento dei farmaci: identificando il loro utilizzo per altre patologie.
- Sviluppo di cure per malattie complesse e rare: attraverso l’analisi di grandi quantità di dati.
IA nella produzione farmaceutica
Nel processo di produzione, l’IA può apportare miglioramenti significativi in questi modi:
- Qualità dei farmaci: grazie all’uso di telecamere e algoritmi cognitivi basati sul deep learning (metodo di intelligenza artificiale che insegna ai computer a elaborare i dati in un modo che si ispira al cervello umano).
- Sicurezza dei lavoratori: attraverso la rilevazione dei rischi con la visione artificiale (insieme dei processi che mirano a creare un modello approssimato del mondo reale partendo da immagini bidimensionali).
- Ottimizzazione delle operazioni industriali: riducendo gli sprechi mediante la combinazione di IA e visione artificiale.
IA nella distribuzione e commercializzazione
L’IA ottimizza anche la distribuzione e la commercializzazione dei farmaci:
- Ottimizzazione della catena di approvvigionamento: attraverso previsioni intelligenti della domanda e miglioramento dell’efficienza produttiva.
- Rilevamento di frodi: analizzando i modelli di acquisto e fornitura dei medicinali.
- Miglioramento della comunicazione: utilizzando assistenti virtuali e nuovi canali come WhatsApp Business.
I nuovi profili professionali richiesti
Questo cambiamento di paradigma nel settore richiede l’assunzione di nuovi profili professionali, che scarseggiano sul mercato. Tra i più ricercati a livello globale ci sono:
- Scienziati dei dati in ambito sanitario: analizzano grandi quantità di dati per identificare modelli utili nella scoperta di farmaci e nella personalizzazione dei trattamenti.
- Ingegneri biomedici: sviluppano e mantengono sistemi tecnologici per il monitoraggio dei pazienti e la gestione dei dati degli studi clinici.
- Bioinformatici: applicano strumenti computazionali per analizzare dati biologici e genomici, contribuendo alla scoperta di biomarcatori e allo sviluppo di terapie personalizzate.
- Esperti in regolamentazione ed etica dell’IA: assicurano che le applicazioni di IA rispettino le normative e gli standard etici nello sviluppo di farmaci e nella fornitura di servizi sanitari.
- Sviluppatori di software in ambito sanitario: creano applicazioni e piattaforme per la gestione dei dati clinici, la telemedicina e altre soluzioni basate sulle tecnologie dell’informazione.
- Specialisti in intelligenza artificiale e apprendimento automatico: applicano algoritmi di apprendimento automatico per analizzare dati medici, migliorare l’efficienza dei processi e sviluppare modelli predittivi.
Fonte: Emprendedores.
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