Connessioni digitali, ecco come l’hi tech cambierà turismo e cultura in Sicilia

Il programma Connessioni digitali esplora come l’innovazione tecnologica sta trasformando i settori del turismo e dei beni culturali in Sicilia. Gli ospiti Toti Piscopo (giornalista del settore turistico) e Bernardo Tortorici (manager del settore artistico e culturale) discutono con noi di come il digitale possa aiutare nella valorizzazione, promozione e fruibilità del patrimonio culturale siciliano, attraverso strumenti come la realtà aumentata, il ticketing digitale e i social media. Viene sottolineata l’importanza di una strategia di comunicazione e marketing integrata, che sappia coniugare tradizione e innovazione per attrarre soprattutto i giovani. Inoltre, si evidenzia la necessità di investire sulle infrastrutture per migliorare l’accessibilità e la connettività dell’isola, al fine di favorire lo sviluppo di un turismo culturale più sostenibile e destagionalizzato.

Piscopo, “Sicilia può diventare hub mediterraneo dei flussi turistici”

Toti Piscopo ci ha raccontato come è cambiato e come cambierà il settore turistico con le nuove tecnologie: “Credo che il turismo sia stato uno dei primi settori economici che abbia avuto un approccio positivo e favorevole nei confronti del mondo del digitale. Basti pensare che all’inizio anche il sistema delle prenotazioni con i vettori aerei funzionavano su delle linee dedicate. L’avvento di Internet ha portato il trasferimento di questa operazione proprio sulla grande rete. E quindi già tutto il sistema della biglietteria aerea ha funzionato così e da quella si è preso spunto per far penetrare anche la digitalizzazione nel mondo delle prenotazioni”.

Il turismo come settore antesignano della rivoluzione digitale. Un principio che secondo Piscopo vale ancora oggi: “l’aspetto della digitalizzazione oggi nel mondo del turismo è diventato una forte realtà. Oggi c’è l’impegno da parte delle imprese di capire qual è l’approccio che si deve avere di fronte a questa nuova realtà, anche rispetto al contributo che potrà dare l’intelligenza artificiale”. Grazie a queste nuove tecnologie, la Sicilia si potrebbe candidare a diventare anche “hub di trasferimento dei flussi turistici nel Mediterraneo grazie alla sua posizione geografica”.

Sul piano della politica industriale, poi, Piscopo sottolinea come “il “la Sicilia ha recuperato un grande vantaggio di credibilità e di affidabilità sui mercati turistici internazionali. Adesso, però, bisogna gettare le basi per il turismo del prossimo quinquennio. Non parliamo più di destagionalizzazione ma di allungamento delle stagionalità”.

Direttamente connesso allo sviluppo del settore turistico c’è l’ambito del patrimonio culturale, artistico e museale della Sicilia. Ogni tassello va messo al giusto posto per creare economia solida e sostenibile. Anche in questo, le nuove tecnologie hanno cambiato la percezione del patrimonio culturale ed artistico della nostra regione. E il futuro, anche grazie a procedure come la “realtà aumentata”, è tutto da scoprire.

Tortorici, “Digitale nei beni culturali? Serve alla valorizzazione ed anche alla tutela”

“Sono finite le carte, siamo passati a un mondo che gira su piattaforme, su app, su digitalizzazione. E’ un mondo molto più veloce, molto più universale e che si proietta alla conoscenza di tutti. È chiaro che si tratta di un processo che va gestito, va guidato”, è la visione di Tortorici che ricorda come le nuove tecnologie digitali vanno utilizzate anche per la tutela del patrimonio archeologico e culturale: ” certamente perché “se noi vogliamo la valorizzazione del nostro patrimonio dobbiamo lavorare anche alla sua tutela. Le applicazioni digitali sono utilissime, per esempio nell’ambito del restauro. Non ci può essere valorizzazione se non c’è tutela”.