Il manager 5.0 ai tempi dell’intelligenza artificiale: il test del cuore e del cervello

Nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale (IA), la definizione di un vero leader si espande: non basta solo la mente strategica, ma serve anche un cuore capace di prendersi cura delle persone. È questa la nuova frontiera delineata da un test innovativo proposto da due esperti del settore, Filippo Poletti e Alberto Ferraris, che delineano i contorni dell’imprescindibile “test del cuore e del cervello” per i dirigenti aziendali.

Secondo Poletti, autore del libro “Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale con il cuore e il cervello,” il leader moderno deve essere architetto della trasformazione, coltivatore di nuove competenze interne all’azienda e promotore di una cultura che abbracci l’IA, conferendole un ruolo di co-pilota mentre affida alle persone il ruolo di “piloti” in questa rivoluzione in corso. Il volume, presentato di recente al “Microsoft Technology Center” di Milano, attinge anche ad analisi quantitative sull’indice di fiducia nelle aziende italiane a cura di Alessandro Zollo, CEO di Great Place to Work Italia. Venti interviste esclusive con executive manager di aziende di rilievo, tra cui Microsoft Italia, Google Italia, Cisco, Siemens, illimity, Webuild e il unicorno Scalapay, forniscono un quadro ampio e approfondito sulla leadership aziendale in tempi di IA.

Il “test del cuore e del cervello” identifica le caratteristiche del nuovo leader 5.0: la capacità di integrare l’attività umana con quella dell’IA, la promozione della collaborazione trasparente e responsabile, la gestione sagace delle priorità distinguendo tra l’automatizzazione e le mansioni strategiche ad alto valore. Fondamentale è anche l’orientamento verso le persone e i risultati, valorizzando i collaboratori, promuovendo relazioni positive, benessere aziendale e innovazione, senza trascurare l’etica e il rispetto delle regole. Il decalogo delineato per questo leader include anche l’abilità di identificare e superare ostacoli rapidamente: dall’allineamento dei collaboratori di fronte alla tecnologia al rispetto delle nuove normative, dall’uso accurato delle risorse finanziarie alla salvaguardia dell’integrità e della sicurezza dei dati.

Queste nuove skills del leader aziendale nell’era dell’IA comprendono:

1. Integrare lavoro umano e IA
2. Valutare l’urgenza della collaborazione umano-IA
3. Stabilire l’importanza di questa collaborazione
4. Coinvolgere e valorizzare i collaboratori
5. Costruire relazioni positive
6. Promuovere il benessere dei dipendenti
7. Stimolare l’innovazione
8. Prendere decisioni strategiche
9. Realizzare gli obiettivi rispettando l’etica
10. Identificare e superare gli ostacoli con prontezza.

La nuova leadership aziendale richiede quindi non solo competenze tecniche, ma anche una sensibilità umana profonda, delineando un nuovo percorso per i dirigenti nell’affrontare le sfide dell’IA.

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