Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il lavoro: il caso Grind Coffee e Google

Una catena di bar britannica, Grind Coffee, ha avviato nel novembre dello scorso anno un progetto pilota con Google per integrare l’intelligenza artificiale (AI) nelle sue operazioni aziendali, con l’obiettivo di aumentare la produttività e ridurre le attività amministrative senza dover espandere il personale.

L’iniziativa si inserisce in un programma più ampio che coinvolge anche Enterprise Nation e la professoressa associata della London School of Economics, Grace Lordan, esperta in scienze comportamentali. Obiettivo del progetto: dimostrare come l’AI possa trasformare le piccole e medie imprese (PMI) nel Regno Unito, con un potenziale impatto economico stimato in 198 miliardi di sterline entro il 2030.

Come l’AI sta cambiando il lavoro quotidiano

Grind Coffee, nota per le sue caffetterie londinesi e per la produzione di caffè sostenibile, ha integrato strumenti di intelligenza artificiale, come il chatbot Gemini di Google, in diverse aree aziendali. Questi strumenti hanno automatizzato attività ripetitive, come la redazione di testi per e-mail e annunci pubblicitari, il riepilogo di dati relativi a riunioni e turni di lavoro, e la gestione delle risposte di routine alle richieste dei clienti. Questo ha permesso a Grind di ottimizzare i processi, ridurre significativamente i tempi amministrativi e ottenere un risparmio di tempo senza la necessità di nuove assunzioni.

Un programma pilota per costruire competenze

Il programma pilota non si limita all’adozione di tecnologie, ma punta a creare una cultura aziendale che abbracci l’intelligenza artificiale attraverso un approccio graduale e strutturato. I dipendenti di Grind Coffee e delle PMI della rete di Enterprise Nation partecipano a sessioni di formazione sull’AI, che includono sfide pratiche per sviluppare competenze specifiche. Ad esempio, i lavoratori sono incoraggiati a utilizzare Gemini per redigere descrizioni di prodotti, scrivere bozze di e-mail per clienti fedeli o semplificare il processo di onboarding per i nuovi assunti. Inoltre, strumenti come Notebook LM di Google vengono approfonditi per creare contenuti formativali, come podcast per l’apprendimento di nuove competenze.  

Il programma si basa su tre pilastri principali:  

  • Inizio graduale: incoraggiare i team a sperimentare l’AI con piccoli compiti per costruire fiducia nelle proprie competenze;
  • Ripetizione e rinforzo: promemoria regolari e sessioni pratiche per consolidare l’uso degli strumenti AI;
  • Comunità di supporto: creazione di un gruppo di “super utenti” AI che promuovono una cultura di sperimentazione attraverso workshop e sessioni di apprendimento collettivo.

Le parole del CEO di Grind Coffee

David Abrahamovitch, fondatore e CEO di Grind Coffee, ha espresso entusiasmo per il progetto: “Sappiamo quanto il caffè possa fare la differenza nella giornata di una persona. Che si tratti di un flat white con amici o di un espresso per il tragitto mattutino, serviamo migliaia di tazze ogni giorno dalla nostra torrefazione e dai nostri caffè londinesi, aiutando decine di migliaia di persone a preparare un caffè migliore e più sostenibile a casa”. Abrahamovitch ha aggiunto: “Siamo entusiasti di collaborare con Google per scoprire i diversi modi in cui l’AI può aiutare tutti i nostri collaboratori a svolgere al meglio il loro lavoro. Come tutte le aziende, utilizziamo già molte app e software, ma come tecnologia universale, crediamo che l’AI possa supportare la crescita della nostra attività in modi nuovi”.  

Un impatto economico significativo

Secondo un’analisi condotta da Public First, l’adozione di strumenti basati sull’intelligenza artificiale potrebbe aumentare la produttività delle PMI britanniche del 20%, equivalendo a un “dipendente digitale” aggiuntivo per ogni team di cinque persone. Questo dato sottolinea il potenziale dell’AI di livellare il campo di gioco per le imprese indipendenti come Grind Coffee, consentendo loro di competere con realtà più grandi senza dover sostenere costi aggiuntivi per il personale. L’iniziativa pilota, che coinvolge circa 16 milioni di lavoratori impiegati nelle PMI del Regno Unito, mira a diffondere queste pratiche innovative oltre i confini del progetto iniziale, offrendo benefici a lungo termine per l’intero settore.

Un investimento nelle persone

L’approccio del programma non si concentra solo sulla tecnologia, ma anche sulle persone. “In definitiva, questo pilota riguarda più della tecnologia; è un investimento nelle persone che le doterà di competenze che proteggeranno i loro ruoli nel futuro e, a loro volta, daranno alle imprese britanniche un vantaggio competitivo”, si legge nel comunicato ufficiale. La collaborazione tra Google, Enterprise Nation e Grace Lordan utilizza i principi delle scienze comportamentali per incoraggiare l’adozione dell’AI, rendendo i lavoratori più confidenti e proattivi nell’uso di queste tecnologie.