La Sicilia terra di sperimentazione dei droni

La Sicilia può diventare un centro di sperimentazione per la logistica leggera con i droni. Questo il segnale che viene da Siracusa dove è in corso il terzo U-Space Workshop, un evento internazionale dal titolo “The Enabler of UAS Operations“. Due giornate di confronto che si sono aperte il 19 giugno, dedicate allo sviluppo dello spazio aereo non presidiato, all’integrazione dei droni nel traffico civile e alle sfide legate a sicurezza, regolamentazione e innovazione tecnologica.

Organizzato dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Enna Kore, il workshop riunirà le più autorevoli voci del settore: istituzioni italiane ed europee, autorità aeronautiche, rappresentanti del mondo accademico e dell’industria. Negli ultimi anni, infatti, i droni si sono affermati come una delle tecnologie più promettenti per trasformare la logistica civile.

Non più solo dispositivi da tempo libero, oggi trovano applicazione concreta nella logistica e nel trasporto di beni essenziali o urgenti, soprattutto dove i mezzi di trasporto tradizionali sono lenti, costosi o impraticabili. Quello che sembrava un futuro lontano è già realtà in molte zone d’Europa, grazie a progetti pionieristici che stanno definendo una nuova normalità nella Mobilità Aerea Avanzata (MAA).

“In un Paese dalla geografia complessa come l’Italia, la Sicilia rappresenta uno dei contesti più emblematici in cui lanciare soluzioni innovative per la logistica leggera. Le isole minori, le aree interne e i collegamenti tra piccoli centri e zone difficilmente raggiungibili evidenziano criticità che i droni possono contribuire a superare. In particolare, nei periodi invernali o in condizioni meteo avverse, il trasporto tradizionale via mare o su gomma diventa lento, costoso e incerto. L’utilizzo di droni cargo a pilotaggio remoto, invece, può assicurare consegne rapide, a basso impatto ambientale e con maggiore continuità”, spiega Simone Lo Russo, CEO di Impianti Spa, azienda italiana attiva da oltre trent’anni nell’integrazione di tecnologie per la sicurezza, la logistica e le telecomunicazioni, che sta lavorando per facilitare l’introduzione sul territorio italiano di tecnologie già collaudate a livello internazionale, selezionando soluzioni adatte al contesto normativo ed operativo nazionale.

Proprio a Siracusa, Impianti siglerà un accordo con la società brasiliana Speedbird Aero, specializzata nella produzione di droni per il trasporto leggero e nei servizi ad essi collegati. L’intesa ha come obiettivo l’avvio della commercializzazione in Italia di piattaforme già operative in altri Paesi, con particolare attenzione allo sviluppo di applicazioni concrete nei contesti territoriali più complessi, dove l’impiego dei droni può garantire benefici immediati in termini di accessibilità, efficienza e sostenibilità.

Investire nei territori più fragili e decentrati del Paese – come le aree interne, le isole minori e le zone con servizi logistici discontinui – significa rispondere a bisogni concreti e generare un impatto immediato e misurabile”, continua Lo Russo, “la Sicilia, per le sue caratteristiche geografiche e infrastrutturali, rappresenta uno dei contesti ideali per avviare questa trasformazione. È da esperienze come queste che può nascere un modello italiano di mobilità aerea avanzata, sostenibile e orientato al servizio dei cittadini”.

Oggi, infine, al Porto di Siracusa si tiene la dimostrazione operativa in volo di droni cargo capaci di trasportare merci dalla banchina ad una nave ormeggiata al largo, operando in modalità BVLOS (oltre la linea visiva). Si tratta di una prima assoluta in Italia, che simula uno scenario reale di logistica costiera ad alto valore aggiunto. “Questa dimostrazione – resa possibile dall’integrazione tra tecnologie avanzate, gestione digitale dello spazio aereo e autorizzazioni regolamentari – mostra in modo tangibile le potenzialità dei droni nel trasporto marittimo, sanitario e di emergenza, aprendo nuove prospettive per l’utilizzo commerciale su larga scala”, spiega Dario Ticali dell’UKE.