Palermo apre la strada al primo smart campus universitario con tecnologia 5G privata
News - 24/06/2025
di Redazione
A Palermo prende forma il primo smart campus universitario d’Italia, lo rende noto il sole24ore, un progetto ambizioso che fonde innovazione tecnologica, ricerca scientifica e servizi al territorio. Il progetto, denominato “5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus”, è stato finanziato nell’ambito del Connecting Europe Facility dell’Unione europea, con un contributo di 4 milioni di euro su un totale di 6,5 milioni. A rendere possibile la realizzazione del campus è stata la sinergia tra l’Università degli Studi di Palermo, Fastweb e Vodafone, che insieme hanno attivato una rete privata ibrida (MPN-5G) tra le prime in Europa.
Didattica immersiva, intelligenza artificiale e telemedicina
Grazie alla velocità di trasmissione dati fino a 100 volte superiore e alla latenza 30-50 volte più bassa rispetto alle reti attuali, il campus 5G di Palermo promette di trasformare radicalmente l’esperienza accademica. Sono già attivi diversi casi d’uso che ne dimostrano le potenzialità: dalle aule universitarie immersive, alle simulazioni cliniche con manichini intelligenti, passando per le applicazioni di telemedicina e l’impiego dell’intelligenza artificiale per diagnosi mediche precoci.
L’Ateneo come apripista nazionale per l’innovazione digitale
«Con l’attivazione della rete privata 5G – ha dichiarato il rettore Massimo Midiri – il nostro Ateneo si afferma come apripista al livello nazionale nell’integrazione tra infrastrutture digitali avanzate, ricerca scientifica e innovazione nei modelli di didattica e dei servizi per il territorio». Il progetto ha ricevuto il sostegno istituzionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e della Regione Siciliana.
Un’infrastruttura che copre università, poli territoriali e ospedali
La rete 5G è stata attivata in outdoor e indoor all’interno del Campus di Viale delle Scienze, e si estenderà progressivamente a tutti gli edifici previsti, compreso il Polo di Trapani e il Policlinico Universitario Paolo Giaccone. L’obiettivo è quello di abilitare ambienti didattici ibridi, dove realtà fisica e virtuale si fondono per creare esperienze di apprendimento immersive e interattive.
Formazione innovativa per studenti di Medicina, Architettura e Scienze umane
Attualmente, un centinaio di studenti provenienti dai corsi di Medicina e Chirurgia, Architettura, Scienze psicologiche e pedagogiche, Scienze dell’esercizio fisico e Scienze della formazione stanno già sperimentando aule aumentate, arricchite da ricostruzioni tridimensionali di organi anatomici, edifici storici e modelli educativi. Ogni spazio è dotato di dispositivi XR (extended reality) e sistemi di mirroring, utili per coinvolgere anche chi è da remoto o non indossa un visore.
Un centro di simulazione clinica per la formazione sul campo
È in fase di allestimento un Centro di simulazione clinica avanzata, progettato per offrire esperienze formative pratiche nel campo clinico e chirurgico, con ambienti immersivi e manichini di ultima generazione. Gli studenti potranno così addestrarsi su scenari di emergenza clinica, con un approccio “learning by doing” che punta a migliorare l’acquisizione delle competenze professionali in contesti realistici.
Il ruolo strategico delle infrastrutture digitali per lo sviluppo urbano
Il progetto del campus 5G si inserisce all’interno di una più ampia visione strategica di digitalizzazione urbana portata avanti dal Comune di Palermo. «L’amministrazione comunale sta puntando molto sull’infrastrutturazione digitale di Palermo – ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla – e questa azione sta già portando evidenti risultati in termini di attrattività della città, senza dimenticare la stretta collaborazione tra Comune e Ateneo, rinnovata con un recente protocollo d’intesa che punta a far diventare Palermo un crocevia dell’innovazione».
Tecnologie di rete come motore dell’ecosistema dell’innovazione
Secondo Alessandro Magnino, Chief Strategy & Transformation Officer di Fastweb+Vodafone, la partnership con l’Università di Palermo è «un esempio di come la nostra tecnologia di rete possa concretamente abilitare l’innovazione in ambito sanitario e della formazione. Questa collaborazione dimostra che, quando università, aziende e istituzioni uniscono le forze, creano un ecosistema capace di realizzare soluzioni con un reale impatto su ricerca, salute, territori e sulla vita delle persone».
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