Banda ultra larga, la Sicilia guida il Sud: tutti i numeri del piano completato da Open Fiber

Open Fiber ha annunciato il completamento del Piano Banda Ultra Larga (BUL) in Sicilia, con un investimento di 239 milioni di euro che ha consentito la connessione in fibra ottica FTTH di 300 comuni dell’isola. Si tratta della prima regione del Mezzogiorno, e tra le prime in Italia, a concludere l’infrastrutturazione delle cosiddette aree bianche, territori privi di connettività ultraveloce.

La nuova rete a banda ultra larga, estesa per oltre 4.500 chilometri, ha raggiunto più di 380.000 unità immobiliari e circa 2.300 sedi della Pubblica Amministrazione, tra cui scuole, ospedali, biblioteche e uffici comunali.

I dettagli

I dettagli sono stati illustrati nel corso della conferenza stampa che si è tenuta il 7 luglio presso la Sala Piersanti Mattarella del Palazzo dei Normanni a Palermo, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. Presenti all’evento l’Assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, l’AD di Open Fiber Giuseppe Gola, il responsabile Area Sud Emanuele Briulotta e l’AD di Infratel Italia Pietro Piccinetti.

Il Piano, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e gestito da Infratel Italia, prevede la realizzazione di reti FTTH nelle aree meno servite d’Italia. La rete, sebbene di proprietà pubblica, è costruita e gestita da Open Fiber tramite concessione.

Impatti economici, ambientali e sociali

Grazie alla tecnologia FTTH (Fiber To The Home), capace di offrire velocità fino a 10 Gbps, si abilitano nuovi scenari per la telemedicina, il lavoro da remoto, la gestione intelligente dei servizi urbani e il controllo del territorio. La fibra garantisce anche un impatto ambientale contenuto, con un consumo energetico ridotto del 60% rispetto al rame.

“Questo progetto consente finalmente la connessione ultraveloce anche nei piccoli centri – ha dichiarato l’assessore Dagnino – colmando un divario infrastrutturale e rendendo la Sicilia più competitiva per imprese, nomadi digitali e south workers. Si tratta di un’infrastruttura strategica per la crescita dell’isola“.

Open Fiber e Infratel

“Il nostro obiettivo era garantire anche ai piccoli comuni una connessione alla pari dei grandi centri urbani”, ha affermato Giuseppe Gola, AD di Open Fiber. “Abbiamo costruito un’infrastruttura digitale all’avanguardia. Ora è essenziale incentivare l’adozione della rete FTTH”.

Per Pietro Piccinetti, AD di Infratel Italia, “il completamento del Piano rappresenta un traguardo significativo non solo per la Sicilia, ma per l’intero Paese. È il risultato di una politica industriale lungimirante e di una progettazione efficace”.

Oltre le aree bianche: copertura estesa e investimenti futuri

Open Fiber è presente anche nelle Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina, oltre che in altre 13 città siciliane, con investimenti privati per 350 milioni di euro, raggiungendo 928.000 unità immobiliari e circa 250.000 clienti attivi.

Parallelamente, l’azienda sta proseguendo i lavori del Piano “Italia a 1 Giga“, cofinanziato per il 30% da Open Fiber, con 100 milioni di euro già investiti in 312 comuni siciliani. L’infrastruttura copre oggi 122.000 civici con FTTH e 9.000 con rete FWA.

Con oltre 14,5 milioni di unità immobiliari FTTH messe in vendibilità a livello nazionale, Open Fiber si conferma come primo operatore wholesale only in Europa, leader nello sviluppo di una rete in fibra ottica ultraveloce e affidabile, pensata per servire cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.