Innovare in periferia: difficoltà o vantaggio competitivo?

Fino a non troppo tempo fa, quando si parlava di innovazione in Italia, l’immaginario collettivo tendeva a guardare verso le metropoli come Milano, Roma o Torino: città dove le risorse sembrano più accessibili, dove gli investitori circolano con maggiore frequenza, caratterizzate da università e poli tecnologici che hanno creato da tempo ecosistemi densi e interconnessi.

Oggi, però, qualcosa è cambiato e continua a cambiare, con fenomeni in continua evoluzione nel Mezzogiorno e, soprattutto, in Sicilia.

Per lungo tempo, l’innovazione nelle regioni del Sud è stata raccontata attraverso la lente della difficoltà, ma è tempo di modificare quel paradigma. I territori periferici, infatti, si stanno rivelando laboratori di sperimentazione straordinari. Dove mancano i modelli precostituiti, crescono le idee. Dove le infrastrutture a volte sono carenti, prende vita una creatività adattiva. Dove il mercato è meno saturo, nascono nicchie pronte a espandersi.

I numeri dell’innovazione al Sud

Secondo l’ultimo report di Mise-Invitalia, le startup innovative registrate nelle regioni del Sud rappresentano circa il 20% del totale nazionale. Un dato in crescita, trainato da poli emergenti come Palermo, Catania e Bari. Inoltre, il Rapporto SVIMEZ 2024 sottolinea che le imprese innovative del Mezzogiorno mostrano tassi di sopravvivenza a cinque anni superiori alla media nazionale: segno di resilienza e radicamento.

Anche il PNRR ha previsto misure mirate per stimolare l’innovazione nelle aree meno servite, con bandi dedicati a giovani imprenditori, transizione digitale e green economy. La Sicilia, in particolare, ha intercettato risorse significative, destinandole a settori strategici come agri-tech, turismo esperienziale, cultura e sanità digitale.

Dalla marginalità alla centralità strategica

Cosa rende la periferia un vantaggio competitivo? La risposta sta nella possibilità di innovare senza vincoli, di sperimentare senza le pressioni tipiche dei mercati saturi. Inoltre, l’innovazione in contesti periferici ha spesso un impatto sociale diretto e misurabile, creando posti di lavoro, rafforzando l’identità locale e valorizzando le risorse del territorio.

Lo conferma anche una recente analisi di Fondazione Symbola: le imprese innovative del Sud, quando riescono a stabilire connessioni intersettoriali e con il mondo accademico, ottengono performance paragonabili – e a volte superiori – a quelle del Centro-Nord. Il segreto? Una capacità di lettura del contesto più flessibile, orientata all’adattamento e all’originalità.

Questo, naturalmente, è sicuramente uno scenario “in progress”. Un contesto che, sicuramente, si sta evolvendo e continua ad evolversi, che deve fare i conti con peculiarità territoriali e che, dunque, non può dare vita a riflessioni di carattere troppo generale. Ciò non toglie, però, che i dati più recenti siano comunque una base significativa per continuare a costruire e innovare.

Premio Innovazione Sicilia: dove il futuro prende forma

E proprio in questo scenario si inserisce il Premio Innovazione Sicilia 2025: l’iniziativa di Innovation Island è giunta alla terza edizione e, anno dopo anno, si è affermata come uno dei principali strumenti di valorizzazione delle migliori idee nate o sviluppate sul territorio. L’obiettivo è costruire un ecosistema regionale capace di generare sviluppo, contaminazione positiva e futuro.

Il percorso di candidatura, completamente gratuito, è stato aperto il 30 luglio e si chiuderà il 15 ottobre 2025. L’iscrizione avviene tramite la piattaforma ufficiale del Premio, all’indirizzo www.premioinnovazionesicilia.it/candidatura, dove è anche disponibile il regolamento completo.

La Sicilia non è solo una cornice. È protagonista. Per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, per la ricchezza del capitale umano, per la presenza di hub universitari e centri di ricerca in grado di dialogare con il tessuto imprenditoriale. Innovare in periferia, oggi, è una scelta strategica. E il Premio Innovazione Sicilia ne è la prova più concreta. Per tutte le informazioni, visita il sito ufficiale.

A conferma della rilevanza crescente che il Premio ha assunto anno dopo anno e del suo concreto impatto sul tessuto produttivo e sociale della Sicilia, UniCredit si affianca all’iniziativa in qualità di sponsor.