Essere creativi vs. fare i creativi, Alessandro Albanese: “Servono metodo e visione”
News - 30/07/2025
di Luisa Cassarà
“Essere creativi è una cosa. Fare i creativi è un’altra. Significa essere dei professionisti della creatività. Ti misuri con tempistiche, vincoli, brief… La creatività è sempre più seria e verticale“. Lontano dai cliché del creativo istintivo e sregolato, Alessandro Albanese restituisce l’immagine di una figura professionale lucida, consapevole e perfettamente inserita in un mercato in continua evoluzione. Una figura che, oggi più che mai, deve saper affrontare complessità, velocità e trasformazione costante.
L’occasione per parlare di tutto questo sono stati i Digital Design Days Palermo, di cui Innovation Island è stato media partner: un evento che ha raccolto ai Cantieri Culturali alla Zisa oltre mille partecipanti da tutto il mondo e speaker nazionali e internazionali, come David Carson e Dust Leblanc. Un vero e proprio laboratorio di idee e visioni sul futuro del design digitale, che ha acceso i riflettori su un territorio che ha capacità e competenze per innovare. “È sempre bello vedere a Palermo realtà che si rendono conto di quanto questo luogo sia fertile per regalare emozioni”, sottolinea Albanese che, proprio a Palermo, ha scelto di far crescere una società di produzione oggi tra le più premiate in Italia.
La sfida: stare al passo, ma con lucidità
Uno dei passaggi più significativi della nostra intervista approfondisce il rapporto tra creatività e tempo. “Il mondo del marketing è così veloce che non si può essere contemporanei a tutto quello che succede. È impossibile stare dietro a tutto”, osserva. “Ma non possiamo nemmeno smettere di provarci, perché altrimenti rimaniamo davvero troppo indietro“. Il rischio non è il cambiamento, ma la disconnessione rispetto a ciò che c’è di concreto, rimanere ancorati all’idea che basti il talento. Il valore aggiunto, invece, consiste nell’essere strategici.
Costruire immaginari, con metodo
“Bisogna avere quella lucidità nel pensare: se hai un’idea o un processo che stai seguendo, devi chiederti se ti sta servendo per raggiungere quell’obiettivo“. Ed è qui che emerge la visione più profonda e concreta del suo approccio: una volta trovato il processo, inizi a perfezionarlo, sulla base di ciò che vedi e di molteplici ispirazioni: più vedi, più ispirazione trai. Le parole di Alessandro Albanese sono un invito alla contaminazione culturale, alla ricerca, all’osservazione consapevole del mondo, senza la quale, spiega nessuna idea può essere trasformata in progetto.
E non è solo teoria: Albanese ha costruito un percorso che oggi unisce produzione creativa, educazione e impatto sociale. Ha iniziato la sua carriera giovanissimo, come Art Director e Video Maker, lavorando nella scena musicale hardcore e sperimentando il guerrilla marketing. Dopo esperienze in Italia e all’estero, ha fondato nel 2017 Just Maria, nel 2023 ha lanciato Megadrago, società di animazione cinematografica, ed è stato co-produttore esecutivo de Il Baracchino per Amazon Prime Italia. Ha fondato Reginelle Sooc Coop, per sostenere i talenti audiovisivi emergenti in Sicilia, e insegna Art Direction e Commercial Directing allo IUAD di Napoli.
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