“L’agenzia tradizionale è superata, serve un nuovo approccio”: la visione creativa di AQuest
News - 01/09/2025
di Luisa Cassarà
Simone Fogo, Head of Lab di AQuest, vanta oltre 25 anni di esperienza tra imprenditorialità, agenzie e multinazionali. Il suo approccio è chiaro: predilige sfide apparentemente impossibili, perché è l’unico modo per uscire dalla comfort zone tecnologica. Da sempre appassionato della fusione tra arte, scienza, tecnologia e design, guida un team multidisciplinare che crea esperienze innovative per marchi globali come Gucci, Nike, Bulgari e Lamborghini.
Sperimentare senza paura
Accanto a lui, Michele Zorzetto, direttore creativo di AQuest, porta una visione costruita su 11 anni di carriera trasversale tra strategia, analisi dati e creatività. È un grande fan della frase di Yoda “Fare o non fare, non c’è provare”: un motto che guida il suo lavoro. Dalle installazioni interattive all’uso dell’intelligenza artificiale nei progetti digitali, interpreta ogni percorso “sbagliato” come un possibile non-percorso che apre alla vera innovazione.
“Crediamo che il modo tradizionale di fare agenzia sia superato. Siamo in un’epoca di transizione forte, dominata dall’intelligenza artificiale. Per questo abbiamo voluto riportare al centro la componente umana: sarà quella che, nel futuro, farà davvero la differenza nelle agenzie che cresceranno”, ci spiega.
Abbiamo intervistato Fogo e Zorzetto in occasione dei Digital Design Days Palermo: parlando al pubblico, hanno raccontato il dietro le quinte di un’agenzia, con uno speech “diversamente motivazionale”: “Siamo in un momento di transizione, un rebranding forte, una nuova dimensione e un nuovo posizionamento. Volevamo far capire cosa significa evolvere, cambiare pelle, avere un altro approccio al mercato e ai clienti, ma anche guardarsi in modo diverso”, sottolinea Fogo.
Riflettendo sull’atmosfera dei DDDx, Palermo, ha aggiunto: “È un modo meraviglioso per ammazzare l’ego. Ti riporti tutti sullo stesso livello. Vedi le fragilità degli altri, la voce che trema, la bocca secca quando salgono sul palco. Ti rimette in uno stato di ridimensionamento”.
Palermo, laboratorio di futuro
La prima edizione dei Digital Design Days Palermo, ai Cantieri Culturali alla Zisa, ha accolto oltre 1000 partecipanti da tutto il mondo e speakers di fama internazionale, da David Carson a Dot Lung. Non solo conferenze, ma un vero laboratorio di futuro: intelligenza artificiale, sostenibilità, tecnologie immersive e storytelling multisensoriale hanno animato la due giorni, trasformando la città in un palcoscenico globale per il design digitale.