Ri.MED porta a Palermo l’eccellenza mondiale della biologia strutturale
News - 11/09/2025
di Redazione
Scienziati da venti Paesi, un Premio Nobel come ospite d’onore e quattro giorni di confronto sul futuro della biologia strutturale. Palermo diventa crocevia internazionale di ricerca e innovazione in occasione dell’EMBO Workshop promosso dalla Fondazione Ri.MED.
Prosegue il workshop EMBO (European Molecular Biology Organization) “When Predictions Meet Experiments: The Next Challenges in Structural Biology”, in corso fino al 12 settembre 2025 al Palazzo Branciforte di Palermo. L’evento ha richiamato scienziati da 20 Paesi per discutere le più recenti sfide e sinergie tra metodologie sperimentali e approcci computazionali predittivi ed empirici, due pilastri sempre più interconnessi della ricerca.
L’organizzazione scientifica
Main organizer dell’iniziativa è Caterina Alfano, Group Leader in Biologia Strutturale della Fondazione Ri.MED, che ha coordinato i lavori insieme a Kristina Djinovic Carugo (EMBL Grenoble), Sandra de Macedo Ribeiro e Pedro Pereira (i3S, University of Porto) e Angela M. Gronenborn (University of Pittsburgh).
“L’avvento di previsioni basate sull’intelligenza artificiale – come AlphaFold e RosettaFold – sta rimodellando il nostro modo di pensare alle strutture molecolari. Allo stesso tempo, gli approcci sperimentali – quali crio-EM, NMR, cristallografia, SAXS – continuano a spingersi oltre i confini”, ha spiegato Alfano, sottolineando come l’interdisciplinarità sia un punto di forza di questo incontro.
L’intervento di David Baker
Il momento più atteso è stato l’intervento di David Baker, Premio Nobel per la Chimica 2024, che ha presentato il talk “Design of new protein functions using deep learning”. Baker ha mostrato come l’intelligenza artificiale stia rivoluzionando il design delle proteine, consentendo la progettazione di molecole mai esistite in natura, con funzioni completamente nuove. Le applicazioni spaziano dai farmaci e vaccini innovativi agli enzimi per processi sostenibili, fino a materiali biocompatibili e biosensori diagnostici avanzati.
La missione di Ri.MED
Con questo workshop, la Fondazione Ri.MED riafferma la sua missione: portare eccellenza scientifica globale in Sicilia e favorire il dialogo interdisciplinare nelle scienze della vita. Un impegno che trova conferma anche nel prossimo appuntamento internazionale, il Simposio Ri.MED “Engineering Biology for Next-Gen Medicine”, in programma a Palermo nel mese di ottobre.
La Fondazione Ri.MED
Nata dalla partnership tra Governo Italiano, Regione Siciliana, CNR, University of Pittsburgh e UPMC, Ri.MED ha già depositato oltre 30 brevetti e sta realizzando il Ri.MED Research Center, che sarà completato entro il 2026. Con 17.000 mq di laboratori e circa 600 posti di lavoro, il centro diventerà un hub internazionale per la ricerca biomedica.
La sinergia con l’IRCCS ISMETT, che vedrà nascere un nuovo ospedale accanto al centro di ricerca, renderà possibile il rapido trasferimento delle scoperte scientifiche ai pazienti. Oggi Ri.MED conta un centinaio di ricercatori, di cui il 62% donne, e rappresenta un attrattore di cervelli: il 20% sono scienziati siciliani rientrati dall’estero, affiancati da studiosi internazionali che hanno scelto Palermo come nuova sede di ricerca.
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