L’informazione come infrastruttura dell’innovazione: la rete che fa crescere i territori

L’innovazione non nasce mai per caso. È il frutto di connessioni, scambi, contaminazioni. Un processo che coinvolge territori, imprese, università e cittadini. Senza una rete solida fatta di informazione, anche l’idea più avanzata rischia, però, di restare isolata. L’innovazione ha bisogno di parole, dati, visioni che circolano tra università, imprese, istituzioni e comunità. Solo così può diventare bene comune.

È partendo da questa consapevolezza che il Premio Innovazione Sicilia ha scelto di dedicare uno spazio centrale al tema con il panel “L’informazione come infrastruttura dell’innovazione”, presso l’Ecomuseo Mare Memoria Viva di Palermo, che ha visto alternarsi sul palco l’assessore all’Economia della Regione Siciliana Alessandro Dagnino, il vicedirettore della TGR Rai Roberto Gueli e il CTO di Digitrend Gianni Messina, un’occasione per riflettere sul ruolo dell’informazione come architrave invisibile dell’ecosistema innovativo.

Un’informazione che come ha sottolineato Roberto Gueli deve restare accurata e verificabile, soprattutto in un contesto dove le fake news rischiano di distorcere la realtà.

Inserito nel percorso “Challenge S3 – La sfida di fare sistema”, il panel ha ribaltato un paradigma diffuso: non è l’innovazione a dover essere comunicata, ma è l’informazione stessa a essere parte integrante del processo innovativo.

L’assessore Dagnino ha portato, invece, una prospettiva istituzionale, ribadendo il sostegno della Regione attraverso il nuovo contributo previsto dal Fondo per l’editoria, inserito dal governo Schifani nella manovra di stabilità 2026-28. La misura stanzia tre milioni di euro per gli editori per il prossimo triennio e un milione aggiuntivo per l’editoria libraria.

Lontano dall’essere un semplice contenitore di notizie, l’ecosistema dell’innovazione ha bisogno di un’infrastruttura informativa dinamica, che sappia connettere i suoi nodi vitali: ricerca, impresa e società. Il panel ha evidenziato come l’informazione rappresenti un flusso abilitante, capace di generare valore condiviso e competitività territoriale.

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