Più connettività, dati, investimenti: la strategia digitale IRSAP per le aree industriali siciliane

Al Premio Innovazione Sicilia 2025 Marcello Gualdani, Commissario IRSAP Sicilia, racconta la strategia per riportare connettività, servizi digitali e nuove infrastrutture nelle aree industriali della regione. Dal 5G all’idea di un progetto di intelligenza artificiale a supporto degli investimenti.

Il contesto

La sfida lanciata dal Premio Innovazione Sicilia 2025 ruota attorno a un’espressione semplice e impegnativa: “fare sistema”. È il filo che unisce imprese, istituzioni, tecnologia e territori. Ed è dentro questo quadro si colloca l’intervista a Gualdani, che si avvia proprio con un focus sull’IRSAP e il suo ruolo: l’Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive è come un “braccio operativo” impegnato in tutte le aree industriali della Sicilia.

Il Commissario Gualdani definisce un campo d’azione ampio e concreto: “Ci occupiamo di infrastrutture, di modifiche dei piani regolatori, delle attività di sviluppo delle tecnologie a servizio degli imprenditori, quindi c’è molto da lavorare”. Qui si gioca una parte decisiva della partita industriale. Le infrastrutture e le regole urbanistiche determinano tempi e costi degli insediamenti. La tecnologia determina la capacità di attrarre investimenti e far crescere produttività e servizi.

L’investimento digitale e la frattura della connettività

Quello tecnologico è un nodo fondamentale, a cui l’IRSAP sta dedicando grande attenzione e investimenti. “Abbiamo ereditato una quasi totale assenza di internet nelle zone industriali – precisa Gualdani – e siamo già partiti con quattro progetti pilota, a Carini, Termini Imerese, Catania e Ragusa, dove abbiamo messo delle antenne 5G”.

“Queste attività sono collegate a una piattaforma che già è in fase di ultimazione, a disposizione tutta imprenditoria siciliana grazie alla quale, da qualsiasi parte del mondo, si potrà capire se l’aria industriale è libera, qual è il suo costo, se è in fase di recupero o di bando”. Senza rete, la trasformazione digitale si ferma. Senza rete, anche la logistica, la sicurezza, l’energia e i servizi evoluti perdono efficacia. L’obiettivo non riguarda solo velocità e copertura, bensì la capacità di abilitare processi industriali che richiedono scambio dati in tempo reale, servizi avanzati e maggiore attrattività per nuovi insediamenti.

Gualdani richiama investimenti di 100 milioni per la Sicilia, dimostrando che le aree industriali non sono un tema locale, ma una rete: se una parte resta indietro, l’intero sistema perde forza: “Certamente ci sarà molto da fare, però questo è un grandissimo segnale“. E il tema del “fare sistema” ritorna anche quando lo sguardo si rivolge al futuro.

L’obiettivo di Gualdani, di concerto con il Governo Regionale, è “inserire anche una intelligenza artificiale dedicata al mondo imprenditoriale, che sia a supporto e sia dedicata alle statistiche, nonché agli sviluppi e anche, eventualmente a dei consigli che potranno dare al mondo degli investimenti nel settore industriale”. Un’iniziativa che apre opportunità e indica una direzione: trasformare i dati pubblici e industriali in strumenti di orientamento per chi investe e per chi pianifica.

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