Campus laboratorio d’innovazione: studenti Unipa trasformano il 5G in esperienza

Dal campus universitario agli ospedali, dalla didattica immersiva alla ricerca avanzata: il progetto 5G4ASSAC racconta come la rete di nuova generazione stia cambiando l’università siciliana attraverso l’esperienza diretta degli studenti.

Il 5G diventa esperienza: il racconto degli studenti UniPa

La tecnologia non resta più confinata nei laboratori. Diventa esperienza quotidiana, strumento di studio, leva per il futuro professionale. È questo il cuore del progetto europeo 5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus (5G4ASSAC), che si è concluso all’Università degli Studi di Palermo con la presentazione di cinque video originali realizzati dagli studenti del campus di viale delle Scienze.

Guidati dal divulgatore scientifico e TEDx speaker Elvis Tusha, gli studenti hanno trasformato casi d’uso complessi in storie visive accessibili e coinvolgenti. Il risultato è un racconto diretto di come la rete 5G stia già rivoluzionando didattica, ricerca e pratiche cliniche, portando l’innovazione dentro le aule e nei percorsi formativi.

Un progetto tra discipline e percorsi di studio

I protagonisti arrivano da corsi di laurea e dottorato diversi. Medicina e Chirurgia, Medicina e Chirurgia a indirizzo tecnologico (MedIT), Design, Scienze della formazione, fino ai dottorati in Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata e in Health Promotion and Cognitive Sciences.

Con curiosità e spirito critico, gli studenti hanno raccontato come il 5G migliori concretamente l’apprendimento. Le loro esperienze quotidiane diventano così storie che mostrano un’università in trasformazione, capace di connettere competenze teoriche e applicazioni reali.

Laboratori immersivi e apprendimento aumentato

Nei laboratori aumentati con dispositivi XR, la didattica assume nuove forme. Gli studenti progettano oggetti di design, studiano modelli anatomici e istologici avanzati, esplorano la neurofisiologia attraverso ambienti immersivi. Nei corsi di Didattica Generale e Laboratorio, le applicazioni digitali rendono lo studio dei comportamenti più realistico e interattivo.

Alcuni studenti raccontano la sorpresa di osservare in tempo reale i risultati delle sperimentazioni virtuali. Le lezioni diventano più concrete, memorabili e coinvolgenti. Ogni video apre una finestra su una quotidianità universitaria trasformata dalla tecnologia.

Una rete che trasforma il campus in laboratorio

La giornata conclusiva segna anche un passaggio chiave sul piano infrastrutturale. La rete 5G privata ibrida (MPN 5G) è ora pienamente operativa. Non solo nel campus di viale delle Scienze, ma anche al Polo di Matematica e Informatica di via Archirafi, al Polo universitario di Trapani e al Policlinico Paolo Giaccone.

Un traguardo che colloca l’Università degli Studi di Palermo tra i pionieri dei campus 5G in Italia, grazie al progetto avviato in collaborazione con Fastweb + Vodafone.

Le parole del rettore Massimo Midiri

“Il progetto 5G4ASSAC rappresenta una straordinaria opportunità per il nostro Ateneo: non si tratta solo di tecnologia, ma di una nuova visione della formazione, della ricerca e dei servizi sanitari. I nostri studenti – ha sottolineato il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri – non sono semplici fruitori della rete, ma veri protagonisti dell’innovazione. Il 5G diventa così uno strumento concreto per trasformare idee in esperienze, conoscenza in competenza e il nostro campus in un laboratorio aperto al futuro. L’evento di oggi ha sancito non solo la fine di un percorso progettuale, ma soprattutto l’inizio di una nuova fase di sviluppo, in cui il 5G si configura come abilitatore strategico di ecosistemi digitali avanzati, capaci di generare valore per l’università, per il sistema sanitario e per l’intera comunità siciliana”.

La visione di Fastweb + Vodafone

“Il progetto realizzato con l’Università di Palermo, rappresenta un esempio significativo di come le reti 5G MPN contribuiscano in maniera concreta a rivoluzionare la formazione avanzata, specialmente in ambito medico – ha affermato Max Gasparroni, Chief Technology & Security Officer di Fastweb + Vodafone. – Quando aziende, atenei e istituzioni fanno sistema, nasce un contesto capace di generare soluzioni con un impatto tangibile sui territori e ricadute in ogni settore. L’integrazione della tecnologia nei processi formativi non solo amplia le opportunità di apprendimento, ma promuove anche creatività, collaborazione e sviluppo delle competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro”.

Dalla didattica immersiva alla telemedicina

L’incontro, ospitato nell’Aula Capitò del Dipartimento di Ingegneria, ha rappresentato un momento di restituzione dei risultati del progetto, coordinato scientificamente dal professore Salvatore Vitabile.

Durante la giornata sono stati presentati casi d’uso già attivi e applicazioni in fase avanzata. Dagli ambienti didattici immersivi alle piattaforme di ricerca basate sull’Intelligenza Artificiale per la diagnosi precoce, fino alle soluzioni di telemedicina.

Grazie alla rete 5G privata ibrida, con altissime velocità, latenza ultra-ridotta ed elevati standard di sicurezza, oltre cento studenti stanno sperimentando modelli di apprendimento fondati sull’integrazione tra fisico e digitale, secondo l’approccio del learning by doing.

Un investimento europeo per l’innovazione

Il progetto 5G4ASSAC, dal valore complessivo di 6,5 milioni di euro, è finanziato dal programma europeo Connecting Europe Facility con un contributo di 4 milioni di euro. L’iniziativa è sostenuta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Siciliana.

Con la conclusione del progetto, l’Università degli Studi di Palermo si conferma tra i primi smart campus 5G in Europa, rafforzando il proprio ruolo di laboratorio di innovazione aperto al territorio e punto di riferimento nazionale per l’integrazione tra infrastrutture digitali avanzate, formazione universitaria, ricerca scientifica e servizi sanitari.