AI per la Pubblica Amministrazione Aumentata. Anci, “è risorsa per dipendenti pubblici”

L’impatto dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione può essere inquadrato in una visione “collaborativa” tra uomo e macchina, che non miri alla riduzione del personale ma ne aumenti le capacità e la produttività. E’ questa una delle opzioni emerse dal confronto organizzato dall’Anci Sicilia e dall’Osservatorio per le Policy transdisciplinari Internazionali in occasione della presentazione del gruppo di lavoro pubblico-privato sull’intelligenza artificiale e la pubblica amministrazione che si è tenuto alla Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, sede del parlamento regionale siciliano. E’ stato il primo di una serie di appuntamenti che saranno replicati nel resto d’Italia finalizzati alla creazione di un gruppo di lavoro pubblico-privato volto a governare e studiare il cambiamento negli enti pubblici grazie all’introduzione dei nuovi strumenti di Iavoro. 

Valorizzare le competenze umane

Il confronto è partito dai contenuti di un libro di Carmelo Cutuli, “Intelligenza Artificiale e pubblica amministrazione”. L’autore, presente all’incontro, ha parlato di una “P.A. aumentata” che ha come obiettivo principale quello di “potenziare le capacità dei dipendenti pubblici, affiancando loro strumenti di IA per aumentare la produttività e l’efficienza. Questo approccio permette di valorizzare le competenze umane, come l’empatia, la creatività e il pensiero critico, integrandole con le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Il risultato di questa sinergia non può che tradursi in un’elevazione significativa della qualità dei servizi erogati a cittadini e imprese.” “La P.A. aumentata”,  sottolinea, “consente di ottimizzare i processi, ridurre i tempi di risposta e migliorare l’accuratezza delle prestazioni, senza sacrificare il capitale umano della Pubblica Amministrazione. In questo scenario, l’IA si configura come un potente alleato del personale pubblico, non come un suo sostituto. Gestendo compiti ripetitivi e analisi complesse di dati, l’IA libera risorse umane che possono essere impiegate in attività a maggior valore aggiunto, migliorando così l’efficacia complessiva dell’amministrazione pubblica.” 

A Palermo il primo appuntamento nazionale

La giornata di lavori è stato il primo di una serie di appuntamenti, che verranno replicati in altre regioni nei prossimi mesi. Hanno preso parte all’incontro, fra gli altri, Gaetano Galvagno, presidente ARS, Andrea Messina, assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica, Mario Emanuele Alvano, segretario generale ANCI Sicilia, Cinzia Rossi, professoressa di Antropologia organizzativa presso la Pontificia Università Antonianium, che ha coordinato i lavori.

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