Al Teatro Massimo di Palermo si è svolto il convegno sul sistema cultura del nostro Paese. Al centro della discussione le nuove tecnologie per una migliore fruizione culturale

Un nuovo Rinascimento culturale del Paese passa dall’ingresso e dall’applicazione delle nuove tecnologie. E’ questo il tema degli Stati Generali della Cultura che si sono  tenuti al teatro Massimo di Palermo. Il capoluogo siciliano ha ospitato una delle tre tappe dell’evento, oltre agli incontri di Torino e Milano. A fare gli onori di casa, l’Ex Sovraintendente del Teatro, Marco Betta e il sindaco del capoluogo siciliano, Roberto Lagalla. 

Lagalla, Cultura deve coniugare tradizione e innovazione

“Siamo orgogliosi e ringraziamo Il Sole 24 Ore per aver scelto Palermo come prima tappa degli Stati generali della cultura 2024. Un riconoscimento per la città che diviene luogo di dibattito culturale nazionale, indicando una strada che è tra quelle privilegiate per la propria economia e la propria preparazione del futuro, cioè quella della cultura intesa globalmente come elemento di tradizione, formazione e innovazione“, ha detto Lagalla.

I panel dell’appuntamento organizzato dal Sole Ore sono stati tutti dedicati al tema della valorizzazione del patrimonio culturale. Non casuale la scelta della Sicilia, la regione col suo inestimabile patrimonio deve puntare sulla valorizzazione del sistema cultura per creare un nuovo sviluppo sostenibile. 

Per Federico Silvestri,  Amministratore Delegato 24 ORE Eventi, “Palermo simbolicamente rappresenta davvero un grande riferimento, quindi partire da qui è un bel segnale: metteremo in campo tanti contenuti per capire quali sono le opportunità e cosa possiamo fare insieme per far crescere questo movimento, perché la cultura è una grande componente del Pil italiano nonché un vettore per convincere i nostri ragazzi a rimanere: sotto quest’aspetto l’intelligenza artificiale deve essere vista come una grande opportunità e come potenziale creatrice di nuove occupazioni”.