L’imprenditore italo australiano Ross Pelligra sarebbe ad un passo dall’aggiudicarsi l’area di Termini Imerese. Lo riporta un’indiscrezione pubblicata da “La Sicilia” di Catania. Si tratta di una ricostruzione giornalistica che parla del progetto giudicato “solido” sotto il profilo economico che industriale per un’offerta complessiva di 8 milioni sulla quale dovrebbe essere depositata a breve una fidejussione da 400 mila euro. Il progetto prevede una “totale riqualificazione della business Unit, puntando su tech e food, aiutando le piccole imprese a crescere”. Si partirebbe dalla riqualificazione dell’area (che è il core business del gruppo Pelligra) per poi creare un hub industriale aperto anche alle piccole e medie imprese. Una ipotesi che potrebbe lasciare spazio anche alla terza proposta che è stata presentata che è quella di un imprenditore del settore della nautica che punta su uno dei capannoni più piccoli dello stabilimento per ampliare la propria attività.
Nell’attesa di comprendere, nei prossimi giorni, cosa accadrà nella partita che si gioca nelle stanze del Ministero guidato da Adolfo Urso e sulle scrivanie dei tre commissari di Blutec, la cordata concorrente, quella del consorzio di imprese riunite nel Progetto Sud (Smart Utility District) sta lavorando al rafforzamento della compagine societaria: Sciara Holding ha pronto un aumento di capitale da 100 milioni e l’ingresso di una merchant bank inglese. I dettagli del progetto e dell’investimento su Termini sono stati illustrati nel corso di una puntata di Talk Sicilia dal Ceo di Sciara, Fabio Bertolotti e da Giancarlo Longhi, Presidente di Smart City Group. Il progetto è diviso in due fasi con la prima che prevede la messa in sicurezza e il recupero delle strutture esistenti con tutti gli adeguamenti necessari e la seconda con l’attività industriale vera e propria con la realizzazione droni e robot per il controllo di obiettivi sensibili e complessi riportando le produzioni attualmente tutte allocate in Cina.