Il nuovo polo industriale che il gruppo Pelligra vuole creare dalle ceneri dell’Ex Fiat ed ex Blutec sarà “innovativo e sostenibile”. Parola di Giovanni Caniglia, l’amministratore delegato di Pelligra Italia, il ramo italiano della Pelligra Holding che è subentrata alla Blutec nella gestione della fabbrica di Termini Imerese alle porte di Palermo. Un progetto ambizioso che è stato presentato alla Sindaca della cittadina in provincia di Palermo, Maria Terranova. “Grazie all’esperienza di Pelligra e dei suoi partner nel campo edilizio e urbanistico e nella riqualificazione industriale, puntiamo a realizzare a Termini Imerese un nuovo polo manifatturiero, industriale, logistico e commerciale innovativo e sostenibile”, spiega, “un progetto che vuole essere condiviso con il Mimit, la Regione Siciliana e il Comune di Termini Imerese e che oltre ad essere un punto di riferimento per le imprese nazionali e internazionali, valorizzi il Made in Sicily e le tante piccole realtà del Sud”.
Al momento i lavori riguardano i contatti con istituzioni e realtà del territorio mentre dai primi mesi del 2025 si partirà con i cantieri veri e propri per il recupero dei padiglioni. “Stiamo lavorando con le istituzioni e le piccole e media imprese per avviare un tavolo di lavoro in modo da poter meglio intercettare le esigenze delle aziende e favorire lo sviluppo imprenditoriale e industriale nel sud”, spiega Caniglia, “le imprese potranno accedere in modo facile e a costi competitivi a un’area industriale ideale per la produzione di prodotti da esportare e costituirà un polo attrattivo per imprese anche internazionali che vogliano investire nel territorio. La prospettiva è quella di poter costruire un ecosistema intersettoriale che potrà garantire un futuro ai tanti giovani siciliani e diventare un incubatore di idee innovative e tecnologie all’avanguardia”.
“Contiamo di partire con le attività di cantiere nella prima parte del 2025”, ha spiegato ancora Caniglia, “l’accordo per la salvaguardia dei lavoratori frutto di un confronto costante con i Commissari Straordinari, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e la Regione Siciliana che ringrazio per la vicinanza era la nostra priorità. Ora inizia la fase di screening dei lavoratori ex Blutec, di colloquio per conoscere le competenze in modo da proporre delle modalità di riqualificazione quanto più coerenti. Prevediamo un piano industriale con un arco temporale di 3-5 anni con una prima fase finalizzata alla riqualificazione dell’area esistente e una seconda per la costruzione e suddivisione dell’area interna sulla base degli accordi con i fornitori e clienti”. Il piano industriale si fonda sul “riutilizzo adattativo”. “Cercheremo di riutilizzare con cura la struttura esistente della fabbrica Fiat, preservandone il valore storico e adattandola alle moderne esigenze produttive”, spiega ancora l’Ad, “questo approccio rispetta il nostro patrimonio e garantisce un uso sostenibile delle risorse. Sicuramente va riqualificato l’impianto elettrico, così come il sistema di aerazione, idrico, di sicurezza e igiene. Mentre, per altri casi, gli interventi saranno minimi”.
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