Agenzia Digitale Ue, Schifani e Tamajo lanciano la candidatura di Palermo

Palermo si candida a diventare l’epicentro dello sviluppo digitale nel Mediterraneo.  In ballo c’è la scelta della sede per la costituenda Agenzia Digitale della Ue. E’ un obiettivo il cui raggiungimento consacrerebbe la Sicilia quale piattaforma strategica per la connessione digitale: un tema molto delicato, legato anche alla sfera della sicurezza nazionale. C’è piena sintonia tra il presidente Schifani e l’assessore Tamajo. A conclusione della due giorni di lavori del convegno di Palermo sulle connessioni digitali nel Mediterraneo, da Palazzo d’Orleans è stata rilasciata una nota a firma del governatore: ” L’insediamento a Palermo della nuova Agenzia digitale dell’Ue sarebbe una straordinaria opportunità. La Sicilia ha tutte le carte in regola per diventare il centro nevralgico di un ecosistema digitale forte che metta in connessione Europa e Mediterraneo. Il mio governo è pronto a fare la propria parte e a dialogare da subito con tutte le Istituzioni coinvolte per definire i contorni di questo importantissimo progetto e candidare il capoluogo siciliano come sede del nuovo organismo sovranazionale”

Tamajo, carte in regola per ospitare Agenzia Digitale UE

A stretto giro di posta è arrivato il rinforzo – un pieno sostegno alla visione presidenziale – da parte del responsabile delle attività produttive. Per Edy Tamajo, “il nostro assessorato – ha proseguito il componente del governo Schifani – continuerà a lavorare per utilizzare al meglio le risorse disponibili, che ammontano a circa un miliardo e mezzo, accompagnando le imprese siciliane in un percorso di crescita e di cambiamento.  È in questo contesto, che si inserisce l’ipotesi di istituire a Palermo un organismo sovranazionale preposto alla gestione e al coordinamento della cooperazione europea in materia di digitale. Una procedura articolata e complessa, basata sui trattati e sul consenso degli Stati membri, ma che speriamo possa portare a nuove opportunità per la Sicilia”.

E’ una partita tutta da giocare.   L’Agenzia Digitale UE avrà anche il compito di dialogare con i paesi del Mediterraneo e tra i suoi interlocutori principali ci saranno certamente le Big Tech global del digitale e dell’Intelligenza artificiale. Sarà necessaria una sponda con il governo nazionale. Difficile, complicata, ma non impossibile. Proprio ieri, nel corso della prima giornata del convegno D4D, il Ministro Urso aveva elevato la Sicilia a”piattaforma della transizione digitale nel Mediterraneo”.  Sempre Adolfo Urso, aveva accennato alla recente decisione del G7 di assegnare a Roma la sede per il costituendo hub per il Mediterraneo e l’Area Mena, come riportato dalle colonne digital di  Innovation Island.