“COP 29 tra preoccupazione e speranze. Innanzitutto, Confeuro intende esternare tutta la propria delusione per le modalità di avvio della Conferenza delle Parti COP29, che si è aperta senza la partecipazione di alcuni tra i principali leader mondiali. La mancata presenza di figure chiave globali, senza dubbio, indebolisce l’intero processo di negoziazione, rallentando l’adozione di provvedimenti fondamentali per contrastare la crisi climatica. Assenze tanto più gravi se si pensa che l’agricoltura, di cui Confeuro è da sempre strenuo difensore, è uno dei comparti più esposti e vulnerabili alle conseguenze del riscaldamento globale. Alluvioni, siccità e fenomeni estremi infatti stanno mettendo in pericolo la sostenibilità delle produzioni agricole, la sicurezza alimentare e la vita delle comunità rurali. Confeuro sollecita pertanto i governi ad agire con interventi mirati e impegni concreti, a partire da una transizione ecologica dei sistemi agricoli e alimentari che garantisca sostenibilità e tutela per l’ambiente. Siamo dell’opinione che sia possibile adottare modelli di agricoltura rigenerativa, ridurre l’uso di sostanze chimiche e incentivare pratiche che incrementino la difesa della biodiversità. Sottolineiamo, inoltre, la necessità di risorse pubbliche adeguate per sostenere le nazioni più colpite dal riscaldamento globale, affinché possano adottare tecnologie e strategie di adattamento e mitigazione. Senza un appoggio reale e un dialogo serrato, la crisi climatica continuerà a colpire i più fragili. Il contrasto al cambiamento climatico non può essere ulteriormente rinviato né affidato esclusivamente alla buona volontà delle singole nazioni: è necessario uno sforzo collettivo, una condivisione mondiale, che garantisca risultati tangibili, tutelando il pianeta e tutta la comunità internazionale. Questi devono essere gli obiettivi portanti della Cop29”.
Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.
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