Artly, il robot che prepara il ‘caffè perfetto’ nei bar (VIDEO)
News - 25/01/2024
di Walter Giannò
L’industria del caffè ha una dimensione di mercato di circa 27 miliardi di dollari soltanto negli Stati Uniti nel 2023 e si prevede che raggiungerà oltre i 32 miliardi di dollari entro il 2028.
E, sebbene questo settore di per sé abbia già un grande successo senza la necessità di stimoli esterni, la vasta crescita e l’ascesa dell’intelligenza artificiale hanno ispirato le aziende a integrarla nei loro modelli di business.
Ed è questo il caso di Artly Coffee, un’azienda di caffè robotica con sede a Seattle (USA), co-fondata da Meng Wang, Wenbo Yang e Yushan Chen.
Caffè e Intelligenza Artificiale
La maggioranza delle imprese nel settore caffè adotta tecnologie di intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza operativa quotidiana. Ciò viene realizzato attraverso l’impiego di sistemi di automazione e gestione dei dati basati sull’IA.
Ad esempio, strumenti come Chooch sono impiegati nel settore del caffè per monitorare aspetti come i tempi di attesa dei clienti, la produttività del personale e vari dati statistici, compreso il numero di tazze necessarie per servire un determinato numero di persone. Questo aiuta nell’ottimizzazione della domanda prevista e nella semplificazione della gestione delle scorte. Inoltre, diverse aziende hanno implementato l’IA per gestire gli ordini e i pagamenti dei clienti, mirando a ridurre i costi del personale.
Artly, invece, adotta un approccio leggermente diverso. L’azienda, infatti, ha scelto di integrare, nel suo modello di busines, i baristi-bot sviluppati tramite l’utilizzo di IA e tecnologie di apprendimento. Di conseguenza, ogni catena di caffetterie dell’azienda dispone di un barista robotico.
Nel dettaglio, grazie all’uso di algoritmi di apprendimento profondo e di visione artificiale, l’azienda è riuscita a sviluppare baristi-bot capaci di utilizzare strumenti umani e di eseguire azioni e, in particolare, tazze di caffè ‘perfette’ perché monitorano la qualità della bevanda in tutte le fasi di ogni singolo ordine.
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Il modello di business
Il modello di business di Artly si articola in due segmenti distinti. Il primo è Artly Coffee, la catena di caffetterie per lo più gestite direttamente dall’azienda, alcune delle quali in partnership con il rivenditore di abbigliamento MUJI. Artly seleziona e tosta i propri chicchi di caffè, assicurando il successo di questo modello attraverso prodotti di alta qualità.
L’altro segmento è Artly AI, in cui l’azienda noleggia i baristi – robot utilizzati nelle loro caffetterie ad altre aziende, generando entrate e profitti.
E ancora: il modello RaaS (Robot-as-a-Service) di Artly comprende una piattaforma di apprendimento imitativo che i baristi umani possono utilizzare per insegnare ai robot nuovi trucchi tramite esempi pratici.
Tuttavia, sebbene Artly abbia baristi – robot operativi in ogni sua catena, l’AD Meng Wang assicura che l’azienda continuerà a riconoscere l’importanza del coinvolgimento umano.
Infatti, invece di far sì che la robotica sostituisca completamente i ruoli precedentemente svolti dalle persone, Artly riorienta i baristi umani verso lavori di livello più alto. In poche parole, i baristi di Artly sono incaricati di creare ricette migliori e innovative e di addestrare i robot con la tecnologia di visione computerizzata dell’azienda per garantire che i bot possano svolgere al meglio il loro lavoro ogni giorno. I baristi di Artly, inoltre, restano i responsabili del servizio clienti.
Infine, Artly ha di recente raccolto 8,3 milioni di dollari per espandere ulteriormente il suo concetto di barista robotico negli Stati Uniti e aprire ulteriori catene di caffetterie. Attualmente, ci sono un totale di otto caffetterie Artly (due delle quali in partnership con MUJI) distribuite tra California, New York, Washington e Oregon, e altre due stanno per aprire.