Cosa rende il design iconico? Ash Thorp: “Da sempre la curiosità alimenta la mia creatività”

Ash Thorp parla con calma e con attenzione. Sceglie ogni parola con cura, perché il design, prima ancora di essere immagine, è visione e pensiero. “Penso che una grande parte dell’essere un artista sia condividere la propria storia, rendersi conto di non essere soli, e raccontare quel percorso”: in questa frase, pronunciata con naturalezza, c’è il cuore del suo lavoro.

Conosciuto per aver progettato la Batmobile nel film The Batman del 2022 e per aver lavorato in altri film di alto profilo, come Ender’s Game, è un artista nel campo della grafica, degli effetti visivi, della motion graphic e del cinema. Ma ciò che lo distingue, non è solo l’estetica: è la profondità dello sguardo, in senso figurato e reale. Lo abbiamo intervistato in occasione della sua partecipazione ai Digital Design Days Palermo, circondati da un’atmosfera “vibrante“, come l’ha definita lui stesso.

“Ho avuto tantissime conversazioni bellissime. Molto profonde. Non erano nemmeno sul tema dell’arte, ma sulla vita e gli obiettivi. È stato davvero bellissimo”, ha detto. Quando gli abbiamo chiesto cosa alimentasse la sua creatività, la risposta è stata immediata ed efficace: “Attualmente è ciò che l’ha sempre alimentata: la mia curiosità. E il desiderio di imparare tutto“.

Nel corso del suo intervento sul palco, Ash Thorp ha raccontato la realizzazione della Batmobile: un progetto che, per lui, è stato anche simbolico. “Ho scelto di parlare della Batmobile perché è stato un progetto significativo nella mia carriera. Spero che possa ispirare tutti a credere in sé stessi, a inseguire i propri sogni e a non arrendersi mai”, ci ha detto, coniugando la visione personale a un messaggio di impatto, in grado di andare oltre una singola attività.

Basando il design sui principi automobilistici del mondo reale, ma integrandovi un simbolismo più profondo, Thorp è riuscito a creare un veicolo che trasmette un’atmosfera iconica e autentica. La qualità cinematografica e artistica del suo lavoro è ampiamente riconosciuta grazie alle sue competenze tecniche digitali, che creano animazioni surreali e iperrealistiche, tanto da sfumare il confine tra realtà e creazione digitale.

La sua presenza a Palermo per i DDDx dimostra come la Sicilia sia, sempre di più, un polo catalizzatore di creatività, innovazione e cultura digitale. “Condividere anche solo una piccola parte del proprio viaggio dà tanto. E vedere altri creativi mi ricorda che non sono solo. Siamo tutti in viaggio, solo in fasi diverse“, ha concluso Thorp.

Un viaggio condiviso che, da Palermo, guarda al futuro. E anche oltre.