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Aziende siciliane del vino investono su enoturismo e innovazione per il futuro

Le cantine siciliane associate ad Assovini Sicilia stanno mettendo insieme un nuovo modello di impresa vitivinicola che integra la sostenibilità, l’innovazione tecnologica e il turismo. Attraverso l’enoturismo e il coinvolgimento delle nuove generazioni nella gestione di queste aziende, che stanno definendo la direzione futura del settore. Lo studio basasto sui dati raccolti e analizzati nel rapporto 2024 da “Cultivating the Future. La Sicilia del vino si racconta”, presentato a Roma e commissionato da Assovini Sicilia alle docenti Tindara Abbate e Alessandra Costa del Dipartimento di Economia dell’Università di Messina. Lo studio, basato su un sondaggio tra 80 delle 101 aziende associate, esplora temi come export, digitalizzazione, biodiversità e il passaggio generazionale, offrendo una visione d’insieme su come queste aziende si stanno rinnovando per competere sul mercato globale.

Le nuove generazioni per la trasformazione digitale

Assovini Sicilia, fondata da Giacomo Rallo, Diego Planeta e Lucio Tasca, quest’anno festeggia 25 anni di attività, consolidando il suo ruolo di promotrice della qualità del vino siciliano. Un punto centrale dell’innovazione che portano avanti è la trasformazione digitale tramite il passaggio generazionale: molti giovani stanno assumendo ruoli di leadership all’interno delle aziende associate, portando nuove competenze e una visione orientata al futuro. Questo sviluppo è accompagnato da investimenti in strumenti digitali che migliorano l’efficienza produttiva e facilitano il rapporto diretto con i consumatori. L’uso della tecnologia digitale permette di gestire al meglio la produzione d’insieme e di garantire una tracciabilità completa, con una attenzione alla qualità e alla provenienza dei prodotti.

La strategia di Assovini nell’enoturismo

L’impegno di Assovini nell’enoturismo rappresenta un altro aspetto strategico, circa l’84,8% delle aziende ha implementato servizi di accoglienza per turisti e appassionati. Questo approccio consente di promuovere non solo il prodotto, ma anche la storia e la cultura della Sicilia. Come ha dichiarato Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, “il rinascimento del vino siciliano è una nuova era che unisce la qualità del vino alla capacità di raccontare il territorio.” Il report evidenzia che il 65% delle aziende ha investito in fonti energetiche rinnovabili, mentre il 56,5% ha ottenuto certificazioni di sostenibilità, dimostrando l’impegno concreto verso pratiche produttive rispettose dell’ambiente. Inoltre, il 76,1% delle aziende che ha risposto al sondaggio ha già ottenuto la certificazione biologica, evidenziando come la transizione green sia una priorità per il comparto vitivinicolo siciliano.

Con la combinazione di innovazione, sostenibilità e apertura al turismo, Assovini Sicilia ridefinisce il ruolo delle cantine siciliane. Il settore del vino in Sicilia si presenta oggi come un quadro di esperienze e competenze diverse, dove le singole aziende contribuiscono a costruire un’identità collettiva. Le cantine non si limitano più a produrre solo del buon vino, ma offrono esperienze immersive per raccontare la storia del territorio e i valori culturali della Sicilia.

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Gabriele Amadore