Ataraxis AI: l’intelligenza che punta alla diagnosi precoce del cancro

L’intelligenza artificiale cambia il volto della lotta al cancro. Gli esperti puntano sulla diagnosi precoce, un approccio chiave per ridurre la mortalità. Scoprire il tumore nelle fasi iniziali, infatti, aumenta le possibilità di successo delle cure. La tecnologia, pertanto, si concentra su immagini ad alta risoluzione e modelli predittivi e startup innovative sfruttano questi strumenti per offrire soluzioni rapide e precise. Ataraxis AI, con sede a New York, guida questa rivoluzione, mirando non solo a rilevare il cancro, ma anche a prevederne l’evoluzione.

Ataraxis AI: oltre la semplice rilevazione

Ataraxis AI affronta una questione cruciale: serve sempre un trattamento aggressivo come la chemio? La startup usa, quindi, l’IA per analizzare il futuro dei pazienti oncologici. Prevede gli esiti del cancro a 5-10 anni, valutando il rischio di recidiva. Se le probabilità di ritorno risultano basse, i medici possono evitare la chemio. Questo approccio taglia i costi e protegge i pazienti dagli effetti collaterali. Jan Witowski, co-fondatore, ha spiegato a TechCrunch: “Vogliamo costruire un laboratorio di frontiera IA per la sanità”.

Un test per il cancro al seno

Ataraxis AI lancerà il suo primo test commerciale nei prossimi mesi. Il focus iniziale è il cancro al seno, con un’offerta diretta agli oncologi statunitensi. La tecnologia analizza immagini di cellule tumorali ad alta risoluzione. Un modello IA, allenato su milioni di immagini da migliaia di pazienti, guida il processo. Uno studio recente ha rivelato un’accuratezza del 30% superiore agli standard attuali. Per sostenere il debutto e ampliare il raggio d’azione, la startup ha già raccolto 20,4 milioni di dollari in un round Serie A.

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Finanziamenti e ambizioni future

AIX Ventures ha guidato il round da 20,4 milioni di dollari, con Thiel Bio, Founders Fund e altri investitori di peso. Ataraxis è così uscita dalla fase stealth nel 2024 con un seed da 4 milioni. I co-fondatori, Witowski e Krzysztof Geras, professore alla NYU, nella foto, puntano in alto. Entro il 2030, l’azienda vuole influire su metà dei nuovi casi di cancro. La startup si definisce pioniera, costruendo modelli IA proprietari per affrontare sfide sanitarie complesse.

Il boom dell’IA nella sanità

L’intelligenza artificiale sta alimentando una corsa ai finanziamenti. Valar Labs ha raccolto 22 milioni a maggio 2024 per ottimizzare i piani di cura. Manas AI, co-fondata da Reid Hoffman, ha ottenuto 24,6 milioni a gennaio 2025 per la scoperta di farmaci anticancro. Il settore attira capitali e talenti, spinto dalla promessa di migliorare la vita dei pazienti. La competizione cresce e le opportunità si moltiplicano.

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Tecnologia e impatto reale

In sintesi, il modello di Ataraxis elabora immagini con dettagli microscopici. Confronta dati storici e attuali per prevedere l’evoluzione del tumore, in forza del fatto che ridurre la chemio non necessaria allevia il peso economico e fisico sui pazienti. Gli oncologi così guadagnano uno strumento per decisioni più informate. La startup, però, guarda oltre il seno, mirando a coprire altri tipi di cancro. La sanità, in questo modo, abbraccia l’IA, e Ataraxis si posiziona come leader in questa trasformazione epocale.

Fonte: TechCrunch.

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