Cina, Baidu sfida l’IA globale: prezzi bassi, alte prestazioni

Il colosso cinese Baidu sfida il settore dell’intelligenza artificiale con una strategia aggressiva. Spesso paragonato a Google per il suo motore di ricerca, l’azienda punta a conquistare un ruolo di primo piano in un ambito considerato una vera miniera d’oro per le imprese tecnologiche.

Baidu ha, infatti, presentato due nuovi modelli multimodali, Ernie 4.5 e X1, progettati per competere con i leader del mercato come GPT-4o e GPT-4.5 di OpenAI, oltre al rivale diretto DeepSeek. Il punto di forza? Prezzi estremamente competitivi che potrebbero attirare sviluppatori e aziende di ogni dimensione.

Due modelli a costi imbattibili

Il modello Ernie X1 si distingue per le sue capacità di ragionamento. Offre prestazioni simili a quelle di DeepSeek R1, ma a un costo dimezzato: 0,28 dollari per un milione di token in ingresso e 1,1 dollari in uscita. Questo modello adotta un approccio di “riflessione” passo-passo, ideale per calcoli complessi e per comprendere documenti articolati. Baidu punta su efficienza e accessibilità per conquistare il mercato.

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Ernie 4.5, invece, rappresenta l’ultima evoluzione dei modelli fondamentali dell’azienda. Eccelle in comprensione del testo, ragionamento logico, memoria e programmazione. Baidu ha sottolineato miglioramenti significativi nella riduzione delle cosiddette “allucinazioni”, errori tipici di alcuni sistemi di intelligenza artificiale. Secondo l’azienda, Ernie 4.5 supera GPT-4o in numerosi benchmark, pur costando solo l’1% del suo prezzo: circa 0,55 dollari per un milione di token in ingresso e 2,20 dollari in uscita. Entrambi i modelli gestiscono testi, immagini, video e audio, con la capacità di convertirli nel formato desiderato dall’utente.

Disponibilità immediata per un impatto rapido

Baidu sta accelerando i tempi di diffusione. Ernie 4.5 è già disponibile tramite API sulla piattaforma MaaS Qianfan di Baidu AI Cloud, mentre Ernie X1 arriverà a breve. L’azienda offre anche il chatbot Ernie Bot gratuitamente agli utenti non professionali, integrando i due nuovi modelli. Baidu ha annunciato inoltre l’intenzione di rendere entrambi i sistemi open source entro il 30 giugno 2025, una mossa che potrebbe ampliare ulteriormente la loro adozione.

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La strategia riflette quella di DeepSeek: proporre soluzioni economiche ma potenti per destabilizzare i competitor. Questo approccio posiziona la Cina come un polo emergente nell’intelligenza artificiale, spingendo il mercato statunitense a riconsiderare i propri prezzi. Mentre OpenAI valuta tariffe fino a 20.000 dollari al mese per “agenti” IA specializzati, Baidu dimostra che l’innovazione può essere accessibile senza compromettere la qualità.

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