Battista, “Per una start up che funzioni serve una buona cassetta degli attrezzi”
IQ - Dicembre - 28/05/2024
di Piero Messina
“Per creare una start up bisogna dotarsi di una buona cassetta degli attrezzi, non basta essere esperti di digitale, non basta sapere tutto di social media”. E’ il suggerimento che Andrea Battista rivolge al mondo di chi si vuole cimentare con una nuova impresa.
Protagonista dell’evento Entrevator ai Giardini del Massimo di Palermo, lo scorso 24 maggio, Battista (oggi Ad di Net Insurance) con la sua storia personale e professionale riflette una prospettiva evolutiva caratterizzata da agilità, capacità relazionali e orientamento all’innovazione, condensata nella capacità di affrontare in modo vincente il passaggio da manager a imprenditore.
I consigli di Battista agli startupper
Prodigo di consigli, Battista ricorda come alla base di ogni progetto di start up ci sia la capacità di “saper redigere e poi difendere un business plan”. Importante anche un approccio psicologico: “bisogna convincersi che il progetto possa funzionare, ovvero raggiungere un grado di confidenza tale da avere l’assoluta certezza soggettiva che la cosa funzionerà. Certo, sappiamo che i progetti possono andare bene o male”. Battista ricorda la sua esperienza personale: “rispetto ai miei progetti, ero certo che fossero delle storie solidissime e tutte le obiezioni che mi venivano rivolte ero in grado di rigettarle”.
“Il confronto con gli altri è necessario”
Non bisogna avere paura di confrontarsi con gli altri : “le idee vanno sottoposte a un controllo, ancora prima di lanciarle e poi anche in ogni fase successiva. Così si avrà un check da parte di tutti i challenger, insomma provate anche a far distruggere la vostra idea”. Il manager spiega quanto sia difficile questo approccio: “è facile innamorarsi facilmente della propria creatura”. Sotto questo profilo, Battista ricorda come gli investitori “guardano gli oggetti di impresa in modo molto freddo e spesso questo non va bene”. D’altro canto c’è lo startupper che tratta il proprio progetto “come se fosse un figlio e c’è il forte rischio che un simile sentiment tarpi le ali”.
Battista, “passione sì, ma ci sia il giusto equilibrio”
In media stat virtus, quindi “bisogna trovare un buon equilibrio – conclude Battista – un po’ come il buon padre di famiglia illuminato. L’oggetto di impresa va guardato con passione ed emozione, ma anche con quel giusto distacco per tenere sempre presente la differenza tra impresa e imprenditore, se vogliamo che l’impresa abbia una sua vita che deve essere distinta da quella dell’imprenditore”.
Il profilo di Andrea Battista
Laureato in Economia, Battista inizia la sua carriera come Analista in Mckinsey e Company, occupandosi di progetti per banche e compagnie di assicurazione. Nel 1996 il passaggio a Risparmio & Previdenza, arrivando a ricoprire il ruolo di Direttore Generale, quindi nel 2001 diventa Direttore della Business Unit Vita del Gruppo Cattolica e, nel 2006, Direttore Generale di Duomo Assicurazioni. Prosegue in Gruppo Cattolica fino a diventare Direttore Centrale Vita, Pensioni e Bancassicurazioni. A gennaio del 2009 la nomina ad Amministratore Delegato del Gruppo Aviva in Italia, cui segue quella di Amministratore Delegato in Eurovita Assicurazioni. Da ottobre del 2018 è Amministratore Delegato di Net Insurance. È fondatore e Presidente Esecutivo di Archimede SPAC.
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