Ecosistema startup, crescono investimenti e consapevolezza ESG tra i business angel
News - 06/06/2025
di Luisa Cassarà
Nel 2024, i business angel italiani hanno raddoppiato gli investimenti in startup, raggiungendo 74,5 milioni di euro in 106 operazioni. Il 73% degli investimenti è avvenuto in syndication, con un focus sull’ICT e una crescente attenzione ai criteri ESG.
Investimenti in crescita: 74,5 milioni di euro nel 2024
Il 2024 segna un anno di forte espansione per il mercato italiano dell’angel investing. Secondo la Survey IBAN – Rapporto Italia 2024, i business angel italiani hanno investito in autonomia 74,5 milioni di euro in 106 operazioni, quasi il doppio rispetto ai 39,3 milioni e 75 deal del 2023. Questo trend conferma la ripresa del settore post-pandemia, già evidenziata nel 2021 grazie agli incentivi del Decreto Rilancio e consolidata nel 2022.
Il 73% delle operazioni monitorate è avvenuto in syndication, con i business angel uniti in cordate per aumentare l’apporto finanziario complessivo, ridurre i costi individuali di transazione e mitigare il rischio unitario in caso di insuccesso dell’operazione.
Focus su startup mature e investimenti mirati
I business angel hanno investito in ogni società target circa 100mila euro (valore mediano), con un investimento di 30.000 euro per investitore (valore mediano). Le operazioni hanno privilegiato le società in fase di startup (61%) rispetto a quelle in fase seed (39%), come nel 2023. Questa scelta riflette una strategia volta a diminuire il rischio di fallimento del singolo investimento e del proprio portfolio, concentrandosi su progetti imprenditoriali in una fase di maturità maggiore.
Il settore di maggiore interesse per i business angel è anche quest’anno quello dell’ICT, su cui si focalizzano il 38% degli investimenti effettuati, in aumento rispetto al 28% del 2023.
Il profilo del business angel italiano
Il profilo del business angel italiano nel 2024 rimane perlopiù stabile:
- Età compresa tra 45 e 65 anni (58%)
- Livello di istruzione alto o molto alto (la quasi totalità ha ottenuto il titolo di Laurea Magistrale e il 32% un titolo superiore)
- Affiliato a IBAN, a uno dei BAN territoriali o a un Club d’investitori nel Nord Italia (85% del campione)
- Passato professionale principalmente in ruoli dirigenziali (58%)
- L’84% non svolge a tempo pieno l’attività di business angel, ma ha anche attività da imprenditore (21%) o libero professionista (32%)
Criteri di investimento: crescita e team al centro
I criteri evidenziati come fattori critici di successo nella valutazione delle aziende target sono:
- Potenziale di crescita del mercato (già primo criterio nel 2023, 2022 e 2021)
- Team dei manager (già nella top 3 nel 2023, 2022 e 2021)
ESG e impact investing: attenzione in lieve calo
Il 57% del campione afferma di applicare criteri di valutazione ESG e/o di impact investing nel valutare le opportunità di investimento (60% nel 2023 e 70% nel 2022). Il 9% afferma di approfondire sempre il livello di attenzione ed interesse del team di founder ai fattori ESG (23% nel 2023 e 25% nel 2022), e il 36% dichiara di aver svolto in fase di due diligence approfondimenti ESG (47% nel 2023 e 40% nel 2022).
Queste considerazioni sono determinanti nella decisione di investimento per il 44% del campione. La moderata diminuzione dell’interesse per i fattori ESG si riflette nel fatto che il 36% delle aziende target che hanno ricevuto un investimento nel 2024 hanno dato evidenza delle componenti ESG nel proprio Business Plan e nella propria Business Proposition (56% nel 2023).