Dalla Sicilia agli Stati Uniti, seguendo un sogno americano che si è trasformato in realtà. È la storia di Giuseppe Concialdi e Gaetano Coppoletta, co-founder di Contxtual.tv, startup con sede a New York fondata da Gregory Casalino, imprenditore originario del New Jersey. Alla base del progetto, c’è una rivoluzione della pubblicità sulle grandi piattaforme di streaming video, supportata dall’intelligenza artificiale.
Le grandi piattaforme di streaming hanno un problema: vogliono migliorare i propri ricavi, ma senza stressare gli utenti con adv intrusivi. La soluzione di Contxtual.it combina le due esigenze, dando vita a pubblicità contestuali, che vengono mostrate solo quando l’utente lo richiede, relative a prodotti che si trovano in una scena.
Giuseppe e Gaetano hanno entrambi 24 anni, hanno studiato nella stessa università in Italia e sono tutt’e due originari della Sicilia. Giuseppe è nato a Santo Stefano Quisquina, in provincia di Agrigento, mentre Gaetano è nato a Ragusa, ma ha vissuto gran parte della sua vita a Grammichele, in provincia di Catania. È solo a Chicago, però, che si sono conosciuti, scoprendo di avere visioni e obiettivi comuni.
Giuseppe Concialdi, attraverso LinkedIn, è entrato in contatto con Gregory Casalino, CEO di Contxtual.tv .”Ho iniziato a lavorare per Contxtual come CTO – racconta – mi è stato affidato un team di 15 persone da dirigere. Gaetano in quel momento stava ultimando la tesi e, nei tanti meeting con Gregory, è venuto fuori il bisogno di trovare un altro co-founder. Io e Gaetano parlavamo spesso dei nostri sogni, del voler diventare imprenditori e del fatto che l’America fosse perfetta per farlo. Sapevo che era la persona giusta ed è salito a bordo, ancora prima di terminare la tesi”.
Alla base di tutto, un’intuizione che risponde a un’esigenza del mercato: “L’idea di Contxtual è di Gregory Casalino – racconta ancora Giuseppe -. Parte dal notare che nel mercato quasi tutte le piattaforme di streaming non sono profittevoli. Come fare a migliorare i ricavi e, al contempo, abbattere un trend, cioè quello delle pubblicità intrusive? Combinando le due cose, è nata l’idea di mostrare delle pubblicità solo quando l’utente le richiede, di prodotti non generici, ma contestuali alla scena, magari indossati o in background. Questo è possibile grazie all’intelligenza artificiale“.
L’esperienza dei due giovani siciliani apre la strada a una riflessione sulle differenze tra il mercato del lavoro in Italia e ciò che hanno trovato oltreoceano. “Sono due realtà completamente diverse, soprattutto per l’ambito tech”, spiega Gaetano, che ricopre il ruolo di CPO.
“In Italia non succede spesso che una persona con tanta esperienza e che ha già delle società vada a cercare un ragazzo appena laureato, perché ha la creatività. Greg apprezza il fatto che una persona giovane possa avere tante idee. Noi siamo sempre sul pezzo per le nuove tecnologie, perché siamo freschi di università, lui non è un tecnico, ma ha la visione e l’intelligenza imprenditoriale di dire Qui non ho la presunzione di entrarci, mi affido a qualcuno che ritengo esperto“.
Quindi aggiunge: “In Italia, spesso, quando sei un imprenditore pensi che tutto debba dipendere da te e che se non ci sei, tutto crolli. Quando Greg ci ha dato in mano la tecnologia, tutto è andato bene, lui ha capito che il suo ruolo è quello di CEO, non di tecnico. Secondo me è una grande differenza tra i mondi dell’imprenditoria: c’è grande fiducia, loro vanno molto con il gut feeling, l’istinto, quando vedono una persona”.
A proposito di istinto, ecco quali sono i consigli di Giuseppe Concialdi e Gaetano Coppoletta per chi vorrebbe lanciarsi in un’impresa, ma teme di non riuscire: “Pensare sempre in grande, non bloccare mai l’ambizione, provare tutto: qualcosa riuscirà. L’ho imparato in questi mesi“, dice Giuseppe. E Gaetano aggiunge: “Un tecnico, di solito, è molto verticale, mentre quando fai startup devi essere orizzontale e utilizzare tecnologie diverse. Questo spesso spaventa, essere così tanto orizzontale e non avere competenze, ma non deve bloccare. Si impara sempre”.
Il presente dei due giovani siciliani è focalizzato su Contxtual, ma entrambi guardano al futuro. “Parliamo spesso del futuro – conclude Gaetano – almeno per me vedo altre idee e continuare a operare in questo settore, che mi fa lavorare con felicità. È un momento cruciale, siamo pochi e lavoriamo tantissimo, lavoriamo tutti i giorni, non abbiamo orari, siamo “capi di noi stessi”. Questo riusciamo a farlo perché abbiamo la passione che non ce lo fa pesare”.