Dagnino, “Fondo dei fondi per le start up? Idea che vogliamo portare avanti”
News - 30/01/2025
di Piero Messina
“Il Fondo dei fondi? L’idea è sul tavolo del governo regionale. La vogliamo portare avanti per un ulteriore sostegno al mondo delle imprese”. Alessandro Dagnino, assessore all’Economia della Regione siciliana, apre la strada alla creazione di quel “fondo” auspicato dal Movimento Sud Innovation, fondato da Roberto Ruggeri. Il fondo, sul modello di quanto già realizzato in altre regioni italiane, tra cui Lazio e Puglia, dovrebbe essere un contenitore di risorse finanziare, in grado di far incrociare il mondo degli startupper con la finanza e la pubblica amministrazione.
Il fondo dei fondi al Premio Innovazione Sicilia 2024
L’idea di un fondo dei fondi risale ad alcuni mesi fa: ne ha parlato la prima volta Ruggeri all’Italian Tech Week a Settembre 2024 a Milano, ed è sbarcata in Sicilia in occasione del Premio Innovazione Sicilia 2024, durante un meeting informale tra amministrazione pubblica e mondo dell’innovazione. La strategia dettata dal responsabile dei conti regionali ha per obiettivo “potenziare l’ingresso dei capitali nelle start up e risolvere il problema del matching tra imprese e finanza, con sostegni che accompagnino le nuove imprese dal momento del seed in poi, con la speranza che nasca pure un unicorno…”.
Dagnino ha partecipato alla presentazione del Report “Sud Innovation”, che si è svolta questa mattina a Palazzo dei Normanni. E’ stato un momento di riflessione per fare il punto sullo stato di saluto dell’ecosistema dell’Innovazione in Sicilia ma anche per un confronto su quell’idea cardine, il fondo dei fondi che è stata sostenuta a Palermo da Roberto Ruggeri, promotore dell’iniziativa di oggi, e Pietro Franza.
Franza, “Al Sud si deve fare un lavoro clamoroso”
Ed è proprio Franza a commentare la posizione di segnale verde del governo regionale. “Dobbiamo fare un lavoro clamoroso nel sud e in particolare in Sicilia, dobbiamo lavorare sull’innovazione ed accompagnare i giovani, i ricercatori, e chi intraprende la strada di una start up. Il fondo dei fondi potrebbe essere uno strumento fondamentale, ma servono anche meccanismi di aiuto e collaborazione. Confindustria deve fare la sua parte, la politica la sua, ognuno deve recitare un ruolo attivo, perchè ci sono tantissime idee valide, dall’agricoltura alle nuove energie, e dobbiamo essere bravi a realizzarle qui al Sud”. Per Ruggeri “basta seguire l’esempio delle altre regioni che hanno intrapreso questa strada. Non solo la Puglia ma anche il Lazio. Nascerebbe uno strumento finanziario che oggi manca nel sostegno alle start up”. L’idea è quella di unire risorse pubbliche e una parte di risorse private investendo sulla crescita di idee innovative.
Il report sull’Innovazione
Tutto confermato dalla lettura dei dati presentati oggi a Palazzo dei Normanni. La Sicilia rientra tra le regioni classificate come emerging innovator nel regional innovation scoreboard 2023 della Commissione europea, ovvero con un livello di innovazione inferiore alla media europea. Nonostante questo c’è una crescita costante nel numero di startup innovative, ma il volume di investimenti resta inferiore rispetto ad altre regioni del Sud Italia, come la Campania e la Puglia. Il totale del capitale raccolto da startup siciliane attraverso round di finanziamento è stato inferiore ai 40 milioni di euro, collocandosi dietro regioni come Campania e Lazio. Secondo il rapporto il numero di round di finanziamento in Sicilia è relativamente basso rispetto ad altre regioni, segno di un ecosistema imprenditoriale ancora in fase di sviluppo. Le startup si concentrano principalmente nei settori agroalimentare e agritech, con un focus su tecnologie per l’agricoltura sostenibile; il turismo digitale, con iniziative che integrano innovazione e patrimonio culturale; energie rinnovabili, in particolare legate a soluzioni di efficienza energetica e solare; tecnologie per la sostenibilità, con un crescente interesse verso l’economia circolare. Campania e Lazio dominano la scena con il numero più elevato di round di finanziamento, indicando un ecosistema più sviluppato e attrattivo per gli investitori. La Puglia si posiziona come una regione emergente con un buon numero di operazioni di investimento, mentre la Sicilia, con 18 round, mostra un numero di operazioni inferiore rispetto alle due regioni, evidenziando la necessità di maggiori investimenti e un ecosistema più forte di supporto alle startup. Sono la Basilicata e l’Abruzzo ad avere il numero più basso di round, segnalando un ecosistema imprenditoriale meno dinamico. Enti come Irfis FinSicilia possono avere un ruolo chiave nel supporto all’innovazione attraverso strumenti di finanza sostenibile.
Anche Edy Tamajo, assessore alle attività produttive della Regione siciliana, ha commentato i dati del report sull’innovazione. “Nonostante gli sforzi significativi del mio dipartimento, c’è ancora molto da fare. Il nostro assessorato è al fianco delle startup attraverso bandi e progetti, ma la politica non può sostituirsi a un sistema che ancora fatica a decollare, sebbene sia sulla buona strada. Sono fiducioso, poiché intendiamo sostenere ulteriori iniziative per le giovani imprese e promuovere l’innovazione, vero punto cruciale che può trasformare il volto della Sicilia”, ha commentato l’esponente del governo regionale.