Arriveranno in Sicilia nei prossimi due anni 130 infrastrutture di telecomunicazione mobile. Antenne, ripetitori capaci di portare i segnali per i servizi di comunicazione in mobilità per ridurre il digital divide. Di queste 40 sono incluse nel Piano Italia 5G–PNRR che interessa le aree bianche, quelle a fallimento di mercato dove ai grandi player non conviene investire per la bassa densità abitativa. E’ questa la road map che è stata tracciata a Palermo nell’ottava tappa del TourFOR5G, il ciclo di incontri promosso da Fondazione Ottimisti e Razionali e Inwit per confrontarsi sul valore delle infrastrutture digitali e condivise e sul 5G.
L’incontro “Le infrastrutture digitali per lo sviluppo del Mezzogiorno” è stato ospitato dal Comando della Polizia Municipale e ha visto la partecipazione di Roberto Lagalla, Sindaco del Comune di Palermo, di Marco Betta, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, di Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT, e Salvo Pogliese, Capogruppo FdI IX° Commissione Industria del Senato della Repubblica. L’evento è stato moderato da Claudio Velardi, Presidente di FOR. Insieme hanno visitato la control room della polizia municipale che monitora le strade della città.
“La Sicilia e Palermo sono dotati di un’infrastruttura digitale performante e presente, in questa sfida non partiamo in una posizione di svantaggio – ha dichiarato Roberto Lagalla Sindaco di Palermo –. La tecnologia è importante per il lavoro, con situazioni ormai comuni come il cosiddetto South working, ma anche per il controllo e la sicurezza, con finanziamenti del PNRR. E’ stato per esempio realizzato un sistema di controllo della città con cui è possibile monitorare il traffico, la situazione idrica, il rischio di incendi. Esempi che dimostrano come la tecnologia migliora i servizi e la loro qualità, e la digitalizzazione è la miglior via verso il futuro.”
”Le infrastrutture digitali e condivise, a supporto degli operatori, sono pilastri fondamentali per lo sviluppo e la crescita condivisa e sociale del Mezzogiorno e della Sicilia. Le nostre torri sono sempre più intelligenti e sostenibili, delle ‘digital tower’ – ha dichiarato Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT -. In Sicilia prevediamo di realizzare nei prossimi due anni circa 130 infrastrutture di telecomunicazione mobile, di cui circa 40 relative al Piano Italia 5G–PNRR per ridurre il digital divide nelle aree bianche dell’isola”.
“Il contesto economico della Sicilia mostra ancora ampi margini di miglioramento, ma ci sono grandi potenzialità. Occorre migliorare le infrastrutture, non solo fisiche ma anche digitali, e siamo in un momento storico in cui è possibile farlo – ha dichiarato Salvo Pogliese, Capogruppo FdI IX° Commissione Industria del Senato della Repubblica -. Per invertire la rotta e colmare il gap tra Nord e Sud e, soprattutto, tra l’Italia e gli altri Paesi bisogna integrare la tecnologia nel lavoro di tutti i giorni, senza approcci ideologici, ma valutando con attenzione e senza preconcetti come l’innovazione può migliorare e semplificare la vita dei cittadini”.
“Il teatro è per definizione analogico. Eppure, in questo momento la scommessa già in corso è di creare un teatro digitale – ha dichiarato Marco Betta, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Teatro Massimo di Palermo –. Senza snaturarne l’identità, ma andando ad arricchire l’esperienza degli spettatori. Consapevoli che le infrastrutture digitali sono le autostrade per promuovere lo sviluppo economico, sociale ma anche culturale del nostro Paese e integrare ciò che è visivo e analogico col digitale”.