Ecco il piano della transizione digitale della Regione, 100 milioni sul piatto
News - 08/02/2025
di Antonio Giordano
La giunta del governo regionale ha approvato a dicembre il Piano Triennale della Transizione Digitale 2024-2026 dell’Amministrazione Siciliana. Il Piano si propone di colmare il divario digitale e di promuovere lo sviluppo tecnologico dell’isola, allineandosi alle direttive europee e nazionali in materia di innovazione digitale. Sei direttive strategiche, cinquantaquattro interventi finanziari per un totale di 100 milioni di euro, ecco cosa prevede il testo.
Obiettivi Strategici e Visione
Il Piano si articola su sei direttrici strategiche:
- Sviluppo di un’infrastruttura tecnologica avanzata, per garantire servizi digitali sicuri e scalabili.
- Rafforzamento della capacità amministrativa, migliorando le competenze digitali del personale.
- Aumento dell’offerta di servizi digitali, per semplificare l’interazione tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione.
- Adozione di piattaforme nazionali abilitanti, come PagoPA, ANPR e SPID.
- Valorizzazione del patrimonio informativo regionale, attraverso l’open data e la digitalizzazione degli archivi.
- Sviluppo di ecosistemi digitali verticali, con focus su settori chiave come sanità, turismo, trasporti e imprese.
Interventi Chiave e Risorse Finanziarie
Il Piano prevede 54 interventi, suddivisi in:
- 11 interventi trasversali, che riguardano l’intera amministrazione regionale.
- 43 interventi settoriali, specifici per le diverse aree di competenza.
Tra gli interventi principali:
- Digitalizzazione dei processi amministrativi, con un investimento di oltre 7,7 milioni di euro.
- Sviluppo del Fascicolo Sanitario Elettronico, finanziato con 29,7 milioni di euro attraverso il PNRR.
- Implementazione di una piattaforma regionale di telemedicina, con un budget di 13,8 milioni di euro.
- Piattaforma per la gestione integrata dei servizi socio-assistenziali, con oltre 24 milioni di euro di finanziamento.
Sul piatto ci sono 100 milioni di euro
- Il finanziamento complessivo del Piano Triennale della Transizione Digitale 2024-2026 ammonta a oltre 100 milioni di euro, provenienti da diverse fonti:
- PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): con una quota significativa destinata alla digitalizzazione della sanità e all’infrastruttura digitale.
- Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+): destinato allo sviluppo delle competenze digitali e al rafforzamento della capacità amministrativa.
- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): per il potenziamento delle infrastrutture digitali e la valorizzazione del patrimonio informativo.
- Fondo per la Transizione Giusta: per favorire la digitalizzazione nelle aree meno sviluppate.
- Bilancio Regionale: con stanziamenti specifici per interventi chiave.
Queste le principali voci di spesa:
- 10 milioni di euro per l’adozione di piattaforme digitali (PagoPA, SPID, ANPR).
- 15 milioni di euro per la sicurezza informatica e la protezione dei dati.
- 20 milioni di euro per l’infrastruttura digitale avanzata e il cloud computing.
- 30 milioni di euro per il potenziamento dell’ecosistema digitale della sanità e del welfare.
- 25 milioni di euro per la digitalizzazione dei servizi pubblici e della mobilità.
PNRR e Fondi Europei
Un aspetto centrale del Piano è la sua sinergia con il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che finanzia numerosi interventi digitali attraverso il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il Fondo per la Transizione Giusta. L’integrazione con queste risorse europee garantisce un finanziamento stabile e una continuità nel percorso di trasformazione digitale.
Le criticità e le sfide
L’analisi dello stato di attuazione degli interventi precedenti (2018-2023) evidenzia alcune criticità, tra cui tempi lunghi di approvazione e limitata disponibilità di strumenti di acquisto Consip. Il nuovo Piano mira a superare questi ostacoli con una governance più snella e strumenti di monitoraggio avanzati.