Energia verde e riciclo: come Res sta trasformando i rifiuti in risorsa

Il Molise è il cuore di un grande progetto industriale tutto italiano, che ha l’ambizione di rivoluzionare il settore del riciclo e della produzione di energia sostenibile.

Res, Recupero Etico Sostenibile, è la società che sta guidando questa sfida, fondata dal gruppo Valerio. La società è recentemente entrata in Borsa a Milano, segnando così un’importante tappa nella sua evoluzione, e si propone di trasformare i rifiuti urbani e la gestione delle discariche in una vera e propria risorsa. Attraverso il riciclo chimico delle plastiche, infatti, Res è in grado di produrre olio pirolitico, un nuovo prodotto destinato a vari impieghi industriali.

Un impianto innovativo e sostenibile a livello nazionale

Il progetto è già operativo in un impianto all’avanguardia situato in provincia di Isernia, che non solo gestisce i rifiuti della regione, ma si propone anche di trattare plastica proveniente da altre aree d’Italia. Questo processo ha permesso a Res di partecipare al bando europeo per accedere ai fondi del PNRR e di portare avanti una vera e propria rivoluzione nel settore delle energie rinnovabili.

In un periodo in cui l’Europa è sempre più focalizzata sulla produzione di energia pulita, Res sta puntando sull’innovazione sostenibile, promuovendo la ricerca e lo sviluppo in collaborazione con l’Università del Molise. Il progetto è fortemente incentrato sull’economia circolare, un concetto che per l’azienda rappresenta il futuro dell’industria e della sostenibilità.

Un nuovo polo industriale per la moda ecosostenibile

Non solo riciclo e energia: Res è anche impegnata nel rilancio dell’ex polo industriale Ittierre, storico centro tessile del Molise. Qui l’azienda sta dando vita a un nuovo centro di produzione, dove verranno realizzati capo d’abbigliamento ecosostenibili, creati utilizzando i filati derivanti dal riciclo delle plastiche. Il progetto non solo offre nuove prospettive per il settore della moda, ma valorizza anche le competenze territoriali nel settore tessile, creando nuove opportunità di lavoro e sviluppo.

La quotazione in Borsa e gli ambiziosi progetti futuri

L’ingresso di Res in Borsa nel maggio 2023 rappresenta un passo fondamentale per accelerare il suo piano di crescita. La società ha già pianificato nuovi investimenti su impianti innovativi e su una ricerca mirata a rafforzare il ciclo di vita dei prodotti attraverso il riciclo. Ma le ambizioni dell’azienda non si fermano qui. Res, infatti, si sta preparando ad affrontare nuove sfide, tra cui la produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili. Grazie alla vittoria di un bando regionale, infatti, Res ha ottenuto un finanziamento di sei milioni di euro per realizzare un impianto destinato alla produzione di idrogeno verde, che alimenterà i mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti.

Progetti in corso e investimenti per il futuro

Nei prossimi mesi, Res darà il via a un impianto di riciclo meccanico, mentre il riciclo chimico è previsto per quest’anno. Il finanziamento del PNRR, pari a 9,6 milioni di euro a fondo perduto, consentirà la realizzazione di queste strutture innovative, che contribuiranno a ridurre i rifiuti e a promuovere l’uso di energie rinnovabili.

La rivoluzione green di Res: l’impegno per un futuro sostenibile

Antonio Valerio, azionista e amministratore delegato di Res, nella foto, ha già annunciato che la rivoluzione green, avviata dal Sud Italia, prenderà forma presto. Res intende infatti, come anticipato. avviare la produzione di mezzi alimentati con olio pirolitico, un combustibile derivato dalle plastiche riciclate. Si tratta di una vera e propria sfida industriale, che mira a ridurre le emissioni di CO2 e a contribuire alla sostenibilità del settore dei trasporti, rendendo concreta la transizione verso un’economia circolare e sostenibile.

Res: l’azienda e la sua storia

Res, Recupero Etico e Sostenibile, è stata fondata nel 2021 dalla famiglia Valerio, già nota nel settore dello smaltimento dei rifiuti con l’azienda Smaltimenti Sud, attiva dal 1989. Nel 2020, la famiglia ha acquistato il polo industriale Ittierre, storico centro tessile molisano, dove è stato avviato un processo innovativo di produzione e commercializzazione di capi d’abbigliamento ecosostenibili derivati dal riciclo delle materie plastiche. L’azienda è ora pronta ad affrontare le nuove sfide della sostenibilità, con un forte impegno nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative.

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