Eoliann, start up fondata nel 2022, rappresenterà il Mediterraneo per la Start up World Cup la manifestazione mondiale che si terrà a San Francisco e che a Palermo ha avuto una sua tappa dedicata alle imprese del bacino del Med. E’ una start up italiana di climate-tech e si è aggiudicata il premio grazie alla sua innovativa piattaforma per la gestione dei rischi climatici, che utilizza l’intelligenza artificiale e i dati satellitari. Rappresenterà il Mediterraneo alla finale globale della Startup World Cup 2025 in Silicon Valley, con la possibilità di vincere un investimento di 1 milione di dollari. Insieme a lei in finale sono andati Nano-Tech (dall’Italia che sviluppa soluzioni nanotecnologiche per materiali compositi avanzati) e AILA (dall’Arabia Saudita che offre soluzioni di intelligenza artificiale e automazione per settori come la sanità e la finanza) che riceveranno l’accesso al World Startup Fest 2025, che si terrà al Web Marketing Festival (WMF) di Bologna, e la partecipazione al programma di accelerazione ITU SEED dell’Università Tecnica di Istanbul. Per Roberto Carnicelli, co-founder e Ceo della start up vincitrice “questo riconoscimento rafforza la nostra missione di affrontare i cambiamenti climatici con tecnologie avanzate. Il nostro obiettivo è fornire strumenti concreti a governi e aziende per prevedere e gestire eventi climatici estremi”.
La Mediterranean Startup World Cup è stata una giornata di networking, pitch delle startup e interventi di alcuni dei più affermati investitori e imprenditori della Silicon Valley. L’evento connette ecosistemi di innovazione a livello globale, è organizzato da Pegasus Tech Venture, società di venture capital con sede in Silicon Valley che fornisce capitale intellettuale e finanziario a startup tecnologiche emergenti in tutto il mondo. All’evento presenti anche 4 Big Fund americani (Pegasus Tech Venture, Better Tomorrow Ventures, Gainangels e Coelius Capital) che hanno avuto la possibilità di valutare le startup in competizione.
Chi ha voluto portare in Sicilia la manifestazione è stato Francesco Cracolici, fondatore di Nomadic Minds palermitano di nascita che ha contribuito e gestito 3 programmi di accelerazione su 3 continenti , supportando oltre 200 startup che hanno raccolto un totale di 390 milioni di dollari di finanziamento. Ha riunito attorno a sé una squadra di professionisti con esperienza internazionale e una forte connessione con il territorio siciliano. Oltre a Cracolici, il team ha visto la partecipazione di Monica Guzzardi, Aurora Incardona e Danilo Mazzara, tutti accomunati dalla visione di creare un hub di innovazione a Palermo. Al loro fianco, figure come Federica Pasini, che ha portato esperienze internazionali e competenze di livello globale, che hanno contribuito al successo dell’evento e una attenzione internazionale su quanto sta accadendo in Sicilia. “Qualcuno degli investitori probabilmente tornerà a Palermo a comprare casa…” dicono scherzando (ma forse no) dall’organizzazione una volta spenti i riflettori sulla manifestazione. La Sicilia sembra essere, dunque, il posto in cui “esserci” in questo momento se si parla di start up e giovani imprese. “Palermo è sempre stata legata al buon cibo e al turismo. Ma in pochi hanno pensato che fosse un covo di talenti. Oggi stiamo riscrivendo un paradigma”, spiega Cracolici, “abbiamo avuto l’occasione di portare qui questo evento e quando mi hanno chiesto dove volessi portarlo ho detto Palermo. Per due motivi: nei prossimi anni sarà l’epicentro dell’innovazione e buona parte delle fibre ottiche dell’informazione globale passa dalla Sicilia. E in secondo luogo perchè è ancora un territorio inesplorato da questo punto di vista: tantissimo capitale umano, ma pochissime aziende che lo capitalizzano. Siamo contentissimi di essere tra i primi a farlo”.