Il ‘Rinascimento digitale’ di Ferdi Alici, quando il design amplia i confini del possibile

Dalla trasparenza del processo creativo alla responsabilità sociale dei nuovi media: le parole di Ferdi Alici, Director e New Media Artist di OUCHHH Studio, raccontano un viaggio di oltre 15 anni che incrocia arte, scienza e tecnologia.

Vivere il Rinascimento digitale

Innovation Island ha intervistato Alici durante i DDDx, i Digital Design Days Palermo, di cui è stato media partner. L’evento ha trasformato per due giorni il capoluogo siciliano nel “place to be” del design digitale, con ospiti di livello internazionale, da David Carson a Dot Lung, protagonisti di speech e workshop.

Alici ha focalizzato la sua intervista sul metodo di lavoro maturato lungo il suo percorso, tra data art e esperienze immersive. Quello è stato il senso più profondo del suo intervento sul palco: restituire il senso di una ricerca che unisce rigore tecnico e poetica.

L’approccio visionario di OUCHHH Studio ha plasmato una nuova era in cui scoperta scientifica ed espressione artistica si fondono perfettamente, ampliando i confini del possibile e creando esperienze che trasformano il modo in cui percepiamo il nostro mondo in rapida evoluzione.

Il loro ultimo traguardo, il lancio della prima opera d’arte basata sull’intelligenza artificiale nello spazio, rappresenta un momento cruciale in questo “Rinascimento digitale“, in cui l’arte trascende i limiti terreni e diventa un’esplorazione cosmica di dati, forme e significati. Questo viaggio continua a illuminare la capacità dell’umanità di innovazione senza limiti.

La traiettoria di OUCHHH Studio è una ricerca che attraversa progetti globali, sfide produttive e continui passaggi tra laboratorio e spazi pubblici.

Condivisione sincera e trasparente

“Abbiamo vissuto tantissime situazioni e abbiamo affrontato innumerevoli sfide, quindi volevamo condividere questa nostra esperienza del processo creativo. Lo abbiamo fatto in modo totalmente trasparente”, ci ha raccontato Alici, in relazione al suo intervento a i DDDx.

“Ho incontrato molte persone, alcune delle quali sono studenti e ogni persona mi ha dato enorme ispirazione, perché il loro background è fatto di conoscenze e culture differenti. Ecco perché, in ogni momento, ho trovato ispirazione. Quando esplori quei territori, inizi a parlare alla quotidianità di ognuno e questo ha un valore grandissimo.”

L’impatto sociale dei nuovi media

La condivisione non è un’appendice comunicativa, ma un metodo: rendere leggibili i processi, aprire archivi e referenze, assumere il punto di vista di chi ascolta. L’ecosistema del design diventa la matrice da cui prendere slancio, in una contaminazione che rinnova strumenti e immaginari. Per Alici, l’industria creativa dei nuovi media influenza la vita quotidiana: chi vi entra assume una responsabilità nel disegnare esperienze e ambienti informativi che toccano il tempo e lo spazio delle persone.

Ferdi Alici e OUCHHH Studio

Ferdi Alici è Director e New Media Artist di OUCHHH Studio da oltre 15 anni. Figura di spicco nel campo dei nuovi media creativi, vanta oltre un decennio di innovazioni in cui arte, scienza e tecnologia convergono. Lo studio globale ha costruito una nicchia nelle forme d’arte pionieristiche basate sui dati, con una metodologia che fonde esplorazione tecnologica e una profonda comprensione delle radici enigmatiche di discipline diverse, proiettate in una visione futuristica.

Il team eterogeneo di OUCHHH riunisce ingegneri, studiosi, accademici, sviluppatori di intelligenza artificiale, data scientist, architetti, creative developer, designer, artisti multimediali ed esperti di motion graphic, uniti dall’idea che la conoscenza possa trasformarsi in straordinarie esperienze poetiche pubbliche. Il centro creativo lavora su piattaforme multimediali interattive, data painting, intelligenza artificiale, sculture basate sui dati, arti pubbliche cinetiche, esperienze immersive, curando regia, direzione artistica e produzione di performance audiovisive su facciate architettoniche.

Alici ha realizzato più di 70 progetti di arte pubblica in ogni continente e ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi internazionali, a testimonianza di una ricerca che unisce qualità estetica, robustezza tecnica e impatto culturale.

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