Entro il 2024 le isole siciliane saranno collegate con la fibra ottica per i servizi a banda ultralarga, di connettività mobile e, in prospettiva, la tecnologia 5G. L’infrastruttura fisica (cavi e cabine), invece, sarà completata entro quest’anno, al massimo a gennaio, in attesa dell’operatore che collegherà la fibra. Frutto del Piano collegamento isole minori del dipartimento della trasformazione digitale, finanziato con oltre 45,6 milioni di euro di fondi del Pnrr, aggiudicato alla società Elettra spa e realizzato da Infratel Italia spa, che fornirà la connettività a 21 isole minori in Italia (il 62% sono isole siciliane), attraverso cavi sottoterra e sottomarini, che sono ad oggi caratterizzate da ponti radio o cavi obsoleti, con l’obiettivo di abilitare moderni servizi digitali per le imprese, i cittadini e le pubbliche amministrazioni locali.
Butti, “piano completato in pochi mesi”
Il Piano è stato presentato oggi a Palermo, a bordo della nave posacavi “Teliri”, attraccata per l’occasione al Molo Sammuzzo del porto di Palermo. Sono presenti il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Innovazione, Alessio Butti, il presidente della commissione trasporti della Camera dei deputati, Salvatore Deidda, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e Angelo Borrelli, capo dipartimento per la trasformazione digitale, l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo. “I tempi per realizzare il progetto saranno strettissimi, entro pochi mesi sarà terminato – dice il sottosegretario Butti – E’ un progetto ambizioso che va a cablare, a connettere 21 isole minori di cinque regioni, con quasi 900 chilometri di cavo nel pieno rispetto dell’ambiente. Questo significa connettere cittadini delle isole e turisti, un aiuto all’economia delle regioni e del Paese”.
Il Piano riguarda le isole di Favignana (Tp), tratte Trapani-Levanzo e Levanzo-Marettimo; Lipari (Me), tratte Patti-Vulcano e Vulcano-Lipari, Salina-Filicudi, Filicudi-Alicudi, lipari-Panarea, Panarea-Stromboli; Malfa (Me), tratta Lipari-Salina; Pantelleria (Tp), tratta Trapani/Marsala-Pantelleria; Lampedusa e Linosa (Ag), tratte Pantelleria-Linosa (il collegamento sottomarino più lungo, con 163 chilometri di cavo) e Linosa-Lampedusa; Ustica (Pa), tratta Palermo-Ustica.In Italia: Toscana, Capraia (Isola D’Elba-Capraia); Lazio, Ponza (Gaeta-Ponza), Ponza-Ventotene, Ventotene-Santo Stefano); Sardegna, Carloforte (Portoscuso-San Pietro), Porto Torres, (Stintino-Asinara); Puglia, isole Tremiti (San Nicola-San Domino e Sannicandro Garganico-San Nicola). Lo scorso 23 settembre sono state avviate le attività relative alla prima sottotratta marina Marsala-Pantelleria, con l’apertura del cantiere della spiaggia di Marsala. Attualmente sono in corso le attività di realizzazione relative alle otto sottotratte marine dagli approdi: Marsala-Pantelleria; Pantelleria-Linosa; Linosa-Lampedusa; Panarea-Stromboli; Lipari Nord-Panarea; Lipari Nord-Salina; Patti-Vulcano; Vulcano-Lipari Sud.
Tamajo, con sinergia Palermo Roma le cose si fanno
“Bisogna sottolineare il grande risultato di oggi in sinergia tra governo regionale e nazionale – ha affermato l’assessore regionale alle attività produttive, Edy Tamajo -. Finalmente le nostre isole potranno avere una maggiore connessione. È un passo in avanti per rafforzare la competitività delle nostre aziende, si colma un gap infrastrutturale importante”.Per tutte le sottotratte sono state completate le operazioni di posa del cavo sottomarino e rimangono da completare le attività su spiaggia. Lo scorso 9 novembre sono state avviate le attività relative alla prima sottotratta terrestre (Pabs) Patti-Patti. “È una giornata importante per lo sviluppo e l’attravità locale – ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla – È una novità per il territorio e ha una ricaduta sul turismo”.
Ecco la nave che poserà i cavi sottomarini
La nave posacavi TELIRI (lunga 111,5 metri e larga 19 metri) si occupa della posa e dell’interro del cavo e delle ispezioni post posa. La nave è dotata di tre vasche per lo stoccaggio del cavo per un peso massimo di 3.000 tonnellate ed è equipaggiata di un arato per l’interro. Il cavo contiene 48 fibre ottiche protette da una armatura d’acciaio. Sono state prodotte 14 bobine per un totale di 908 chilometri complessivi di cavo e un peso totale di 979 tonnellate. Salpata dal Sudafrica, ha caricato il cavo presso lo stabilimento di Nordenham, in Germania, ed è partita alla volta del porto di Napoli per eseguire le attività di manutenzione e controllo. Lo scorso 25 settembre ha fatto rotta verso Marsala per iniziare la posa del cavo del primo collegamento Marsala-Pantelleria. La posa avviene oltre che con l’aratro anche con l’utilizzo del veicolo subacqueo Rov. Quest’ultimo viene impiegato per attività di interro tramite jetting (getto a pressione di acqua) e per riprese video. Il Rov può operare sia in modalità “free fly” (fluttuando) sia in modalità “tracked” (su cingoli). Il Rov opererà fino ad una profondità massima di mille metri, dove è previsto l’interro. Con la TELIRI ci sono pure la nave Urbano Monti per il rilevamento delle caratteristiche del fondale marino e la nave da posa Antonio Meucci per l’attività preventiva di pulizia del tracciato.